I am not ok with this – Recensione

Quando l'angoscia adolescenziale è diventata terrificante

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I am not ok with this

La nuova fiaba per adolescenti di Netflix ci mostra una ragazza che affronta molto più di semplici brufoli e ormoni.

L’ultima rappresentazione dell’adolescenza angosciata e intrisa di ormoni è arrivata su Netflix. Sydney Novak (Sophia Lillis) è l’adolescente nel flusso emotivo di I am not ok with this. Questa serie è il secondo adattamento televisivo diretto da Jonathan Entwistle di una graphic novel di Charles Forsman – il primo è stato The End of the F *** ing World – e la loro collaborazione ha dato ancora una volta ottimi frutti.

La trama di I am not ok with this

Ancora in balia del recente suicidio di suo padre, avvenuto nel seminterrato della loro casa, Sydney ha molto da affrontare. C’è l’improvvisa ricollocazione della sua famiglia in una piccola città; una madre resa brutalmente insensibile che lavora in un fast food con turni impossibili per sopravvivere; una migiore amica, Dina (Sofia Bryant), che si innamora e piano piano si allontana. E l’improvvisa comparsa di brufoli sulle sue cosce. Nonostante questo è anche oggetto di interesse per il nerd locale, Stanley Barber (Wyatt Oleff).


Non c’è da meravigliarsi, quindi, che la massa crescente di emozioni dentro di lei cerchi uno sbocco. Ma invece di unirsi ai militari o lavorare su una classifica di lealtà della sua cittadina, il tumulto interiore di Sydney inizia a manifestarsi in modi più televisivamente utili, come indurre accidentalmente sangue dal naso nel terribile fidanzato di Dina Brad (Richard Ellis) quandola coppia si lascia andare in coccole di fronte a lei al fastfood. Presto, con sua costernazione, Sydney fa esplodere involontariamente i cartelli stradali, crea buchi nei muri, svuota scaffali, ogni volta che si arrabbia o qualcuno la sfida o la umilia.

Mentre la serie va avanti, Sydney deve imparare a controllare i suoi crescenti poteri telecinetici, ma il vero piacere nel vedere questa prima stagione sta nella meravigliosa performance di Lillis, che riesce a trasmettere la profondità della perdita, la rabbia adolescenziale e la frustrazione più ordinarie.

Questo spettacolo ha il suo fascino, sicurezza e stile.

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