Se vi siete persi l’episodio di ieri sera, probabilmente vi siete persi anche il vero ritorno di Rosy Abate. Come c’era da aspettarsi, questo finale di stagione ha tutte le premesse per essere accattivante e sorprendente, con una Rosy che in questi quattro episodi pensavamo non esistesse più.
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Ma andiamo in ordine, ecco cos’è successo nel quarto episodio di Rosy Abate.
Rosy Abate è tornata. Ma qualcun altro se n’è andato
La puntata di ieri sera si può riassumere come un escalation del dramma. Partendo da un Leo in prigione che non vede altra via d’uscita se non nella droga, un Diego che sentendosi sempre più umiliato pianifica la giusta vendetta nei confronti di Costello e un Luca che decide di prendere una posizione e di non scendere a compromessi con quella mandria di poliziotti corrotti sul folto libretto paga del boss napoletano.
Insomma, tutto nella norma visto l’evolversi tormentato che ha avuto questa serie. Se non fosse che, di punto in bianco, l’odio che Luca prova per la famiglia Abate sembra scomparire, lasciando spazio all’amore per Leo che lo spinge ad aiutare Rosy a farlo evadere di prigione. Ricercati da Costello e dalla polizia, l’obiettivo di madre e figlio è uno solo per circa due ore e mezza: riuscire a scappare il più lontano possibile dall’Italia, da Napoli e da tutti i problemi che quel mondo può portare.
“Leonardo adda murì”
Detto così poteva anche sembrare facile. Costello però ha dichiarato sentenza: “Leonardo adda murì“. Non c’è più nulla da fare. Le carte in tavola si mescolano. La ruota gira, e tutto quell’insieme fuorioso di eventi successi in tre episodi iniziano a trovare linearità. Diego ricatta Costello richiedendo un milione di euro in cambio della sua libertà. Il vecchio scagnozzo infatti, conserva accuratamente il video che dimostra che è stato proprio il re di Napoli a sparare a Nadia, scagionando così Leo da ogni reato. Nina scopre tutto e cova dentro di sè il suo rancore verso quel padre che fino a poco tempo fa sembrava così perfetto. Mentre Leo, superata la prima fase di astinenza dalla droga, chiede a Regina di portare un ultimo saluto alla sua amata.
Detto fatto, manca ormai poco prima della fine dell’episodio, e le speranze sono alte. Rosy si è sbloccata finalmente, come un calciatore davanti alla porta, dopo aver ucciso lo spacciatore di Leo – possiamo definirla legitima difesa – è tornata in possesso del suo titolo di Regina di Palermo.
Nel frattempo, l’incontro tra Regina e Nina avviene, e la ragazza riferisce di avere le prove per scagionare Leo. Una sola condizione, farsi portare da lui. Tra un rumoroso “no” del pubblico, l’ex madre di Leonardo la accompagna a casa, e con lei fa strada anche ai seguaci del credo di Costello.
Una scena di suspense creata a pennello
L’ansia sale in una scena di suspense creata in modo perfetto. La sparatoria circonda la casa degli Abate mentre da lontano lo scagnozzo preferito dal boss si avvicina, lentamente. Leo viene ferito, Nina rapita – o per meglio dire, ripresa – Rosy è lontana e l’unica possibilità per salvare la vita al figlio è tutta nelle mani di Regina. Come si poteva ben immaginare, sacrifica la vita per l’unica persona per cui ha continuato a vivere e, ripagando il suo assassino con la stessa medaglia, muore. Manca ancora mezz’ora, e possiamo contare già due protagonisti in meno.
Ora tocca a Diego. Svelato il mistero del video scomparso, Luca, Rosy e Leo vanno a fare visita al vecchio amico. Piccolo dettaglio inaspettato, Diego non è da solo, ma è stato rintracciato da Costello grazie ad un chip nascosto tra i soldi del riscatto. Ed è così che possiamo aggiungere un altro personaggio tra quelli scomparsi, il guaglione napoletano.
Siamo alla fine, Rosy ha fatto scorta di tutto l’odio che le serviva per tornare ad essere quella di sempre, e ora può contare sull’aiuto dell’unico poliziotto onesto che ancora rimane a Napoli. Per quanto riguarda Leo, beh, a mantenerlo forte è l’amore per Nina, e finché ci sarà speranza per riaverla, lo vedremo fare di tutto.