Il grande ritorno di Lady Gaga si rimette sulla carreggiata giusta. Il video di 911 piace ai fan e contiene significati a profusione, tutti da interpretare. È destinato ad essere iconico.
Lady Gaga: il grande ritorno
Stavolta ci siamo: l’era Chromatica di Lady Gaga si sta mettendo in assetto, restituendo alla signora Germanotta la dignità da popstar mondiale che molti aspettavano. Stupid Love e Rain On Me avevano fatto una figura discreta, e la seconda è una delle più grandi hit dell’anno, ma nessuna di esse era considerata al livello delle classiche hit degli album precedenti. 911 è invece approvata su tutti i fronti, una traccia meritevole del titolo di singolo e tra le favorite dei fan.
Come dice il proverbio, la terza è quella buona. 911 era già una delle tracce più belle di Chromatica: misteriosa, dal basso potente, elegantissima, nonché uno dei momenti dell’album più cupi e personali. “Il mio più grande nemico è me”, è la frase leitmotiv della traccia: e in un disco che racconta una storia di caduta e risalita, personale e sociale, tali parole acquisiscono un doppio significato. Anche il video di 911 rappresenta una deviazione dai precedenti singoli, a cominciare dalla palette dei colori. Il rosa desaturato che caratterizzava Stupid Love e Rain On Me lascia il posto al bianco abbagliante di un deserto, sul quale i colori accesi dei costumi spiccano ancora di più. Lady Gaga si ritrova nel deserto dal nulla e raggiunge una peculiare comunità di sopravvissuti, che si prende cura di lui a seguito di un non specificato trauma.
I volti di 911
Ed è quella comunità, oltre a Gaga stessa, a rappresentare le citazioni al “classico” canone Gaga. La stramba infermiera che accompagna Gaga all’interno del rifugio, una casa d’argilla dalle chiare reminiscenze bibliche, non può non far pensare ad Alejandro. Guardando il giovane con la barba, modellato sulla classica iconografia di Gesù, torna in mente la classica e irriverente Judas. Ma i video di Lady Gaga più citati sono proprio quelli dell’era Chromatica, quelli recenti.
Il tema del deserto riprende Stupid Love, e con esso l’immagine della comunità di ribelli che in esso risiede. Il tono è invece più vicino a Rain On Me, il video dove Lady Gaga viene accoltellata. Perché quella di 911 è un’opera da gustare tutta, nella sua completezza, perché c’è alla fine della fantasia un colpo di scena mai visto prima. Senza anticiparne il contenuto, si tratta di un completo cambio di tono e di immagine che separa il video da tutti gli altri.
Il regista di 911 è Tarseem Singh. Egli ha messo mano su film come Self/less e il Biancaneve con Lily Collins e Julia Roberts, nonché la serie Emerald City, ispirata dal canone di Oz di L. F. Baum. Tra i video musicali che ha girato si annoverano Hold On delle En Vogue, Losing My Religion dei REM e Tired Of Sleeping di Suzanne Vega (la signora dietro Luka e Tom’s Diner). Nel video sono compresi anche i preludi strumentali Chromatica II e III. Molti degli outfit sono a cura di Karina Akopyan, stilista russa.
Qui per leggere il testo di 911.