Franca Valeri ci lascia oggi 9 agosto del 2020 dalla sua casa romana, quella che nell’immaginario collettivo rappresenta quel telefono, l’aggiustarsi un po’ la pettinatura, alzare la cornetta e dire: “pronto mammà”. Franca Valeri ci lascia oggi alla sua maniera, senza mai rumore, senza mai scandali, sempre con l’aspetto della brava donna, la persona affidabile.
Aveva compiuto 100 anni
Franca Valeri immensa attrice dell’ironia italiana è nata a Milano nel 1920. Straordinaria interprete dell’umorismo raffinato che spesso riempiva i film comic-realisti italiani si è sempre mostrata al pubblico come una donna semplice, elegante e soprattutto per bene. Ho sempre amato collocarla in quella categoria di comicità capeggiata da Raimondo Vianello, sempre sottile, leggere, capace di coprirti costantemente il viso con un sorriso dolce amaro, insomma di classe.
Franca Valeri la Sora Cecioni
E’ morta nella sua casa di Roma alle 7:45 del mattino la Sora Cecioni, al secolo Alma Franca Maria Norsa. Di famiglia ebrea scampa alle deportazioni solo grazie a documenti falsi. Dopo l’abominio delle leggi raziali, dopo dei sei milioni di ebrei uccisi, dopo tutto quello che la guerra si porta con se e ti lascia, la Signora Franca torna in teatro a tentar di far sorridere l’orrore rimasto.
Alma Franca Maria Norsa diventa Franca Valeri
Alla fine del conflitto mondiale comincia a frequentare assiduamente la Scala di Milano dove conosce Maria Callas, di cui diventa amica. La scelta del nome d’arte non è casuale. Amante dei lavori del grande scrittore, poeta e filosofo Paul Valery, si concede in prestito il suo cognome diventando così: Franca Valeri.
Franca Valeri scelta dal maestro
Federico Fellini la sceglie nel suo Luci del varietà. Negli anni Sessanta forte della sua grande personalità e di una sofisticata comicità diventata la protagonista indiscussa del varietà italiano. La sua forza espressiva e la sua verve comica le permettono di passare con disinvoltura dal teatro al cinema, dalla radio all’opera lirica, dai libri alla televisione. Impossibile citare tutti i ruoli, ma basta ricordare: Il vedovo con Sordi, a teatro Lina e il cavaliere e Le catacombe. L’immensità del suo talento non sarà mai dimenticato. Addio Signora Cecioni ci vediamo in tv.