Si avvicina la stagione calda – con la speranza di viverla, in un mondo ancora travolto dalla pandemia di Coronavirus. Compiamo dunque, per la terza volta, un viaggio a ritroso nel mondo della musica, riscoprendo alcuni degli album che rappresentano meglio la primavera, per sound e per atmosfera.
Album per la primavera: pop
Lotus – Christina Aguilera
Rinascita, liberazione – come il fiore di loto che sboccia, che introduce l’album più sottovalutato della Voce della Generazione. Un mood che durante la primavera può sicuramente accompagnare l’umore di molti, con una delle voci femminili più belle e amate di tutti i tempi.
Ceremonials – Florence + The Machine
“Say my name, and every color illuminate”. I mille colori dello spettro accompagnano il secondo disco di Florence Welch, che con una piccola spinta di Calvin Harris l’ha trasformata da tesoro indie a fenomeno mondiale.
No Mythologies To Follow – MØ
Il 2015 fu un anno di hit leggere, e il lancio di Karen Andersen, in arte MØ, in un’ormai iconica collaborazione con i Major Lazer segnò una delle migliori. Una voce sottile, un indie disincantato e introspettivo. Una cantante tristemente passata in sordina.
Album per la primavera: R&B
Journey To Freedom – Michelle Williams
La ex Destiny’s Child scopre la sua fede in Journey To Freedom. Un album che, come Lotus, descrive un percorso di liberazione e riscoperta spirituale completo. Soul vivace e coinvolgente, di prima qualità, e cantato da una voce troppo spesso dimenticata. E trattandosi di un album ad argomento religioso diventa difficile non pensare alla Pasqua.
Corinne Bailey-Rae – Corinne Bailey-Rae
La sua Put Your Records On, ripresa su TikTok dai Ritt Momney, è tornata in auge nel grande pubblico. Ottima occasione per tornare alla dolce cantante dalla voce vellutata, che con soavi melodie indie trasporta chi la ascolta, immediatamente, alla serenità.
The Night The Sun Came Out – Dev
Dev è uno dei tesori dimenticati del club boom di dieci anni fa. Il 2021 è il momento perfetto per riscoprirne il talento. Prodotto dai The Cataracts, l’album porta nostalgia delle discoteche senza che essa faccia mai male: per una primavera più leggera.
Album per la primavera: country
Trophy – Sunny Sweeney
“Solare” di nome e di fatto. Una promessa del country che offre al genere una prospettiva fresca e giovanile. L’album spicca per la sua voce squillante, immediatamente simpatica: quasi una metafora primaverile.
Dragonfly – Kasey Chambers
È un peccato che del country australiano si parli così poco. Dragonfly è il magnum opus di un’artista che fa della sua maturità e vulnerabilità il punto di forza. Caricando il lavoro di influenze indie, leggere, realizza un album poco considerato, ma speciale.
Album per la primavera: indie
Halcyon – Ellie Goulding
Purtroppo caduta nel dimenticatoio dopo alcune discutibili decisioni di marketing, la particolare vocalist inglese si è costruita una discreta fama nella scena indie con Halcyon, il suo secondo album. Una collezione di elettropop sognante cantato da una delle voci più belle
Vulnicura – Björk
Primavera significa contatto con la natura, ritorno al sole in faccia e all’aria fresca nei parchi. Pochi, nel mondo della musica, amano il mondo della matura più di Björk, e Vulnicura è l’album in cui la regina d’Islanda racconta quell’amore in musica.
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