“Bambi”:78 anni dal debutto del grande classico della Disney

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Bambi - disney

Era il 13 agosto del 1942 quando per la prima volta venne proiettato il film d’animazione “Bambi”, uno cartoni animati firmati Disney tra i più amati di sempre. Una pellicola molto particolare che ha lasciato delle cicatrici emotive in un intera generazione.

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“Bambi” il quinto film della Disney ispirato al romanzo di Felix Salten

Il film fece il suo esordio sul grande schermo a Londra, in piena Seconda guerra mondiale. Fu la capitale inglese ad ospitare la prima visione di “Bambi”. In Italia invece arrivò solo nel febbraio del 1948. Fu il primo lungometraggio Disney a cambiare radicalmente la produzione della casa cinematografica. In questo famosissimo cartone animato si affronta per la prima volta un tema molto particolare la morte. L’uccisione della madre del cerbiatto da parte del cacciatore è stata una figura narrativa molto controversa che ha fatto versare fiumi di inchiostro a milioni di psicologi.

“Bambi” è tratto dal romanzo “Bambi, vita di un capriolo” scritto dall’ungherese Felix Salten. In realtà la pellicola è uscita con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, ma dopo Pearl Harbor Disney decise di ritardare la pubblicazione. 

Nell’adattamento cinematografico del romanzo il piccolo protagonista non è un capriolo ma bensì un cervo. La decisione si basava semplicemente sul fatto che negli Stati Uniti non esisteva la specie raccontata da Salten.

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Tutte le curiosità sul film

Bambi - disney

Si dice che per la realizzazione di “Bambi”, Walt Disney fu ispirato da Thomas Mann. I due si conobbero ad Harvard nel 1935, entrambi lì per ritirare la laurea honoris causa che la prestigiosa università gli aveva conferito. In tale occasione lo scrittore raccontò di Salten a Disney: è da lì che potrebbe essere nata la scintilla creativa.

“Bambi” è il quinto film realizzato dalla Disney. Prima di lui hanno visto la luce “Biancaneve e i Sette Nani” nel 1937, “Pinocchio” e “Fantasia” entrambi del 1940 e “Dumbo” del 1941. La storia del cerbiatto sarebbe dovuta uscire al cinema subito dopo il Biancaneve, ma per problemi logistici le riprese non cominciarono prima del ’39.

Per realizzare “Bambi” Disney si affidò al pittore Rico Lebrun che a quel tempo insegnava disegno al Chouinard Art Institute di Los Angeles. L’artista era specializzato proprio nel riprodurre gli animali. Tra le curiosità legate a questo cartone si dice che per realizzare “Bambi” vennero portati sul set cinematografico dei veri animali per essere riprodotti.

Bambi: una cicatrice emotiva per un’intera generazione

Questo film è ricordato soprattutto per la tragica della madre del cucciolo di cerbiatto, che ha lasciato sgomenti un’intera generazione di ragazzi. In realtà nel film non vi è una scena totalmente rappresentativa dell’evento, nonostante ciò in molti si dichiararono scioccati dallo storyboard iniziale. Tra i traumatizzati dalla morte della mamma di Bambi anche la figlia di Walt Disney. Si racconta che la bambina avrebbe chiesto più volte al padre di cambiare la storia e tenere in vita la cerbiatta, una richiesta mai presa in considerazione.

Un altra curiosità di questo lungometraggio è legata a colui che ha prestato la voce al protagonista. Donnie Dunagan, attore bambini, poi diventato un Marines per ben 25 di carriera militare ha sempre tenuto segreta la sua partecipazione al celebre film della Disney. Neanche sua figlia era a conoscenza del suo segreto. L’uomo ha mantenuto per anni questo segreto per paura di essere poi soprannominato dagli altri commilitoni Bambi.

La pellicola non ebbe un grande successo al botteghino, nonostante questo ricevette comuque tre nomination agli Oscar nelle categorie miglior sonoro, miglior canzone e migliore colonna. Nel 2011 “Bambi” è stato aggiunto al National Film Registry della Biblioteca del Congresso.

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