Con il Coronavirus che ci tiene tutti bloccati in casa, le persone hanno chiaramente molto più tempo per ascoltare della musica sui servizi streaming: una magra consolazione per gli artisti che non possono più fare concerti ed ottenere i grandi introiti che ne derivano, ma comunque un fattore che rende questo settore meno sfortunato di altri. Chiaramente, l’ascolto ai tempi del Coronavirus privilegia quei titolo chi sono in qualche modo connessi con quello che noi stiamo vivendo, in un modo o nell’altro: per questa ragione, hit aventi titoli del tipo “Work From Home”, “I Will Survive” et similia.
La celebre rivista musicale Billboard ha notato questo trend, e ci ha fornito di conseguenza dei dati molto interessanti in merito. Nota bene: si tratta di dati riferiti al solo mercato statunitense.
- REM – It’s The End Of The World As We Know (And I’m Fine)” + 169% di streams
- Gloria Gaynor – “I Will Survive” + 81% di streams
- Tim Heidecker – “Work From Home” + 66% di streams
- Fifth Harmony feat. Ty Dolla Sign – “Work From Home” + 11% di streams
- The Knack – My Sharona + 28% di streams (la sua presenza in classifica è dovuta al fatto che la parola “Sharona” faccia rima con quella “Corona”)
- Weird Al” Yankovic – My Bologna + 52% di streams (si tratta di una parodia di “My Sharona”)
- Shwayze – “Corona and Lime” + 37% di streams
- The Minutemen – “Corona” + 95% di streams
- Joy Division – “Isolation” + 95% di streams
- At the Drive-In – “Quarantined” + 70% di streams
- Joy Division – “Isolation” + 132% di stream
Work From Home, I will Survive, Quarantined ma anche altro: come funziona il trend in questione
In pratica, quello che Billboard ha fatto è analizzare i risultati in streaming di brani che sono in un qualsiasi modo connessi con ciò che noi tutti stiamo vivendo in questo periodo: l’esigenza di dover lavorare o studiare esclusivamente da casa, l’idea di farcela e di superare dopo un periodo di sofferenza, il dover stare isolati nelle proprie abitazioni per via della quarantena o semplici assonanze con la parola Corona – che in lingua inglese si riferisce principalmente alla nota marca di birra. Difficile che qualche brano rilevante sia sfuggito al loro radar, giacché si tratta proprio dell’azienda che stila le classifiche che giudicano l’andamento di singoli e album nel mercato americano.
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