Woody Allen: l’uomo e il genio a Venezia 80

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coupe de chance
Foto: Spettacolo Periodico daily

Woody Allen è senza dubbio una delle ultime leggende del cinema, ha speso 50 anni della sua vita portando al cinema le nostre nevrosi, facendoci ridere ma anche riflettere sull’esistenza, sul sesso, sulla religione.

Woody Allen a Venezia

È la prima apparizione di Allen ad un festival importante, dalla prima di Café Society a Cannes nel 2016, poi il regista che si è ritirato dalle luci della ribalta. E’stato a Venezia l’ultima volta nel 2007, con Cassandra’s Dream con Colin Farrell ed Ewan McGregor, e prima ancora era stato invitato nel 1995 a ricevere un Leone d’oro alla carriera, ma non era presente. Debutta a Venezia nel 1983 con il mockumentary Zelig.

La scelta del direttore Barbera

Portare a Venezia Allen è stato il colpo di genio del direttore Barbera, il suo arrivo in un momento in cui molti attori hanno declinato l’invito per via dello sciopero che da mesi mette gli sceneggiatori e attori contro gli studios, ha catalizzato l’interesse al Lido di Venezia. Quado arriva? L’avete visto? I social postano sue foto a Venezia? Una febbre sempre in crescendo.

Coup de Chance

Woody è arrivato al Lido di Venezia con Lou de Laage, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud e Niels Schneider, per presentare Coup de Chance. La storia ruota attorno a una coppia sposata modello, la cui vita perfetta viene sconvolta quando la moglie si innamora di un vecchio compagno di classe.

Foto: Debora Convertini

La disponibilità

E Allen non si è risparmiato, una leggenda sempre disponibile con i fan che gli hanno chiesto selfie e autografi, molti lo hanno seguito nell’albergo veneziano dove era ospite, mai un no, sempre a disposizione dei suoi fan. Niente Bodyguard, solo lui e sua moglie Soon-Yi Previn che si prende cura di lui come una chioccia, lo vedi passeggiare come nella foto, da solo come una persona comune. Allen è rimasto nonostante i grandi successi un uomo semplice, un grande esempio per coloro che dopo un po’ di successo pensano di essere Dio in terra, e guardano i fan che hanno procurato loro fama e denaro con sufficenza o addirittura con fastidio.

Woody Alle e Soon-Yi Previn

Il fan

Abbiamo incontrato diversi fan di Allen e abbiamo chiesto un loro pensiero sul regista. Uno in particolare ci ha colpito quello di Cristian Crestale (esperto del cinema di Woody), ecco cosa ha detto: Esiste ancora qualcosa di non detto o che si possa ancora scrivere sul cinema del fuoriclasse neyorkese Woody Allen?. La risposta più ovvia a questa domanda retorica è guardiamo e riguardiamo il suo cinema .Se però capita come al sottoscritto di incontrare personalmente a Venezia questo formidabile autore viene fatalmente meno la premessa. Inevitabilmente le battute più frizzanti ti escono dalla bocca , vorresti ripercorrere tutte le innumerevoli gags che il nostro ci ha regalato con la sua a dir poco prolifica produzione , ma subito dopo accade qualcosa di ancor più grandioso; una sublime sensazione di aver assistito a qualcosa che ti smuove dentro.

Il tocco

Che cosa? Il tocco superbo del comico che sa far ridere e parlare allo stesso tempo di : morte ( e del suo contrario) di amore , del caso , della fortuna e altre idiosincrasie squisitamente alleniane accompagnate da un uso della macchina da presa che ti affascina ad ogni inquadratura , un bianconero da urlo e sceneggiature che ogni volta hanno il coraggio e l’orgoglio di non seguire il mainstream . Caro Woody ,citando una tua strepitosa sequenza, continua pure a spiegarci che se anche fossimo seduti sul treno sbagliato ci incontreremo poco dopo assieme a quelli seduti sul treno ” giusto” in una discarica su una spiaggia popolata da gabbiani ….e noi di questo te ne saremo sempre grati.Il tuo cinema ci ha “fregati” ancora.

Le battute famose

E poi poi ci sono le sue battute storiche: “Ebbene io sono all’antica. Non credo nei rapporti extra-coniugali. Credo che le persone dovrebbero accoppiarsi a vita, come i piccioni e i cattolici” – Manhattan. Oppure “Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.”

In conclusione

Il cinema ricorre sempre più alle biografie. Molti sono concordi nel dire che è per la carenza di sceneggiature adeguate, vi è una crisi nella scrittura che porta, sopratutto in Italia, una delusione nel pubblico che spesso smette di andare nelle sale. Poi ci sono i geni che con una storia semplice creano un capolavoro, questo e Woody Allen.

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