Willie Nelson: la leggenda del country si racconta in “Letters to America”

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1964
Willie Nelson

La star americana Willie Nelson, classe 1933, torna a far parlare di sé. Il cantautore è a lavoro per completare “Willie Nelson’s Letters to America”, una raccolta autobiografica di idee e riflessioni.  La leggenda della musica country riflette sulle “infinite promesse e continui obblighi di tutti gli americani”.Letters to America sarà pubblicato da Harper Horizon il 29 giugno.

30 Dicembre 1968 – Frank Sinatra incide ”My Way”

Letters to America

Letters to America è il titolo del nuovo book scritto della star della musica country  Willie Nelson ​​uscirà. Il libro realizzato in collaborazione con Turk Pipkin, è pubblicizzato come “una raccolta di lettere intime che ricordano ai lettori la promessa infinita e gli obblighi continui di tutti gli americani … di stare con l’unità , determinazione e fede “.

Oltre a condividere i suoi pensieri sul suo paese, gli eroi e sulle generazioni future, Nelson fa un’attenta riflessione su se  stesso. Insieme alle riflessioni sul suo paese, Letters to America include i pensieri di Nelson sulla famiglia, la leadership e, naturalmente, la musica.

Il cantautore riesce a guardare con lucidità e lungimiranza al suo passato questo ha prodotto ad un interessante commistione tra i pensieri di Willie e i testi delle sue amate canzoni.

Willie Nelson “That’s Life”

In attesa dell’arrivo nelle librerie di “ “Letters to America”, il re delle countri non si è di certo riposato. Venerdì scorso Willie Nelson ha anche pubblicato il suo 71 ° album in studio. “That’s Life” è la sua seconda raccolta di canzoni interpretate dal suo defunto amico Frank Sinatra.

That’s Life contiene 11 canzoni che Sinatra ha contribuito a rendere popolare, tra cui “Luck be a Lady”, “I’ve Got You Under My Skin” e “I Won’t Dance”, eseguite in duetto da Nelson e Diana Krall. Willie ha registrato la maggior parte dell’album ai Capitol Studios di Los Angeles, lo stesso studio in cui Sinatra ha registrato negli anni ’50 ed è stato persino dipinto in uno stile simile alla copertina dell’album del 1955 di Sinatra, In the Wee Small Hours.

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