“Wild Thing” i Troggs e le basi del garage rock

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Il 22 aprile 1966 i Troggs pubblicano “Wild Thing”, il brano otterrà un grande successo raggiungendo il primo posto della classifica negli Stati Uniti e il secondo in Gran Bretagna, preceduto dalla sola “Hanky Panky” di Tommy James and the Shondells. Dall’osservatorio privilegiato del futuro, cinquantacinque anni dopo, “Wild Thing” viene considerata una delle canzoni che hanno avuto maggiore influenza su garage rock e punk rock.

La storia di “Wild Thing”

“Wild Thing” venne scritta dal cantautore americano Chip Taylor (curiosità: Chip è il fratello dell’attore Jon Voight e, quindi, zio dell’attrice Angelina Jolie), venne incisa nel novembre 1965, senza grande fortuna, dalla band newyorkese degli Wild Ones. Fortuna che invece mostrò il suo volto solo qualche mese più tardi nella versione proposta dai Troggs di Reg Presley. Per i Troggs fu un momento di grande soddisfazione, fino a quel momento avevano pubblicato un solo singolo che era passato inosservato, per la seconda prova il loro produttore li fece scegliere tra il registrare la cover di “Wild Thing” oppure quella di “Did You Ever Have To Make Up Your Mind” dei Lovin’ Spoonful. Il gruppo fece la scelta migliore che potesse fare. Le cronache dicono che fu una seduta di registrazione piuttosto rapida, in circa venti minuti la band inglese suonò sia “Wild Thing” che “With A Girl Like You”. La storia di “Wild Thing” pare avere quale costante l’avergli dedicato poco tempo, l’averla poco lavorata, forse è proprio questo il segreto del suo successo. Infatti anche colui che la compose, Chip Taylor, non la prese troppo sul serio. Dichiarò al magazine Rolling Stone: “Mi ritrovai a ridere sul pavimento quando la portai a termine”. E aggiunse in una intervista del 2008 concessa a Mojo: “”Wild Thing” è venuta fuori in pochi minuti. Le pause e le esitazioni sono il risultato del non sapere cosa avrei fatto dopo”.

Cosa avvenne dopo la pubblicazione per i Troggs ?

La canzone venne pubblicata, caso alquanto anomalo, contemporaneamente per due etichette discografiche: Atco e Fontana Records. Questo accadde poiché la loro etichetta britannica, la Fontana, sulle prime pareva non essere intenzionata a pubblicare il singolo in Nord America, salvo poi ripensarci, nel frattempo però, il manager dei Troggs firmò un contratto di distribuzione con Atco. Entrambi i singoli utilizzavano gli stessi master di registrazione, anche se i due 45 giri avevano lati B diversi (“With A Girl Like You” su Atco e “From Home” su Fontana). A causa di ciò “Wild Thing” è l’unico singolo che ha raggiunto la prima posizione della chart patrocinata da Billboard (che accorpò i dati di vendita) pubblicato su due diverse etichette discografiche contemporaneamente.

Le caratteriste di successo per il singolo “wild Thing”

Una particolarità che contraddistingue “Wild Thing” è anche l’uso dell’ocarina, uno strumento a fiato dalla particolare sonorità che ha regalato alla canzone un suono molto caratteristico. La canzone di successo successiva che utilizzò il suono dell’ocarina è stata, nel 1985, “Rock in the U.S.A.” di John Mellencamp. Il frontman dei Troggs Reg Presley ha ricordato alla rivista Mojo nel 2008 la sua prima reazione a “Wild Thing”: “C’era un ragazzo chiamato Dennis Berger, che aveva un mucchio di demo sulla sua scrivania. Il primo che tirai su fu “Wild Thing”. Diedi un’occhiata al foglio dei testi e lessi: ‘Wild Thing you make my heart sing you make everything groovy’. Sembrava molto banale, pensai, ‘Oh mio Dio, cosa ci stanno facendo!’ Poi ascoltai il demo di Chip Taylor, solo chitarra e voce, ed era incredibile. Piacque anche agli altri ragazzi. In seguito Chip Taylor ci disse che la nostra versione era proprio quella che voleva.” Nella stessa intervista a Mojo, Presley ha inoltre ricordato come registrarono il brano al Regent Sound studio di Londra: “Abbiamo registrato “Wild Thing” e “With A Girl Like You” nella stessa seduta. Avevamo circa tre quarti d’ora di tempo per preparare la nostra attrezzatura, registrare ed andarcene. Era alla fine di una session di Larry Page e della sua orchestra. Larry era il nostro manager e ci disse che potevamo utilizzare il tempo che sarebbe avanzato. Quindi abbiamo registrato tutto molto velocemente.”


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