La battaglia legale intorno alla celebre saga horror di Venerdì 13, in corso ormai da anni, non accenna a finire. Ulteriori sviluppi danno adito a preoccupazioni nei fan, che si pongono domande sul futuro della saga.
Venerdì 13, cosa è successo?
Tutto è cominciato nel 2018, quando una sentenza ha stabilito che i diritti sulla sceneggiatura di Venerdì 13 sarebbero dovuti andare allo scrittore Victor Miller, e non al produttore Sean Cunningham. Quest’ultimo ha citato quindi Miller in giudizio, e la Corte d’Appello sta ancora valutando come dirimere la questione, rallentata a causa del cambio di giudice. Ma i problemi potrebbero non essere tutti qui.
Warner Bros.: annunciati i titoli per il 2023
Le ipotesi di The Hollywood Reporter
Secondo la rivista americana non sarebbe tutto così “semplice”. Sempre Sean Cunningham starebbe anche contestando agli studi dei film (Warner Bros., New Line e Paramount) di aver “contabilizzato male i profitti netti”. Continuerebbe col dire che i suddetti studi hanno redatto accordi di licenza che gli avrebbero reso difficile comprendere come scorresse il denaro intorno al franchise di Venerdì 13. E ancora “i documenti nascosti dagli studi rivelerebbero che la distribuzione della Pictures era strutturata per promuovere in modo ingiusto l’interesse degli imputati e dei terzi favoriti”.
Cosa potrebbe succedere
Secondo l’avvocato Larry Zerner, Cunningham sostiene di essere stato truffato dai profitti per la contabilità di Hollywood solo in merito al capitolo del 2009 di Venerdì 13. A parere di Zerner, in ogni caso, con ogni probabilità lo sceneggiatore finirà col vincere la causa, ma anche che è difficile dire se questo avrà ripercussioni sui prossimi capitoli della saga horror. “Se le cose si risolvono con Victor Miller, non c’è nulla che che impedisca a Cunningham e a Warner Bros. di andare avanti con un nuovo film” ha scritto su Twitter. Non resta quindi che aspettare la prossima puntata di questa vicenda.