Siamo al secondo rinvio nel giro di pochi mesi per due film targati Universal Pictures. La situazione ancora incerta riguardo l’ emergenza sanitaria ha spinto la grande casa di produzione Hollywoodiana a rinviare due dei suoi titoli più attesi al 2021. Entrambi, essendo pellicole ad altissimo budget, avranno bisogno di un’ uscita in sala sicura che favorisca i guadagni. Attualmente l’ Universal non ha ritenuto opportuno portare in sala i due prodotti per evitare anche forti perdite sul fronte economico. No Time To Die uscirà nelle sale il 2 Aprile 2021, mentre Fast & Furious 9, a causa di questa riorganizzazione del calendario, slitterà al 28 maggio 2021.
I grandi franchise Universal
L’ Universal ha deciso di andarci con i piedi di piombo con due dei titoli più attesi dal pubblico di tutto il mondo. Entrambi fanno parte di franchise amatissimi e che, almeno nel caso di #Bond25 segneranno la chiusura dell’arco narrativo del personaggio. Infatti No Time To Die sarà l’ultima volta che vedremo Daniel Craig nei panni dell’agente segreto al servizio della Regina. Situazione un pò diversa è invece quella di Fast & Furious 9 pronto per l’ uscita nelle sale ormai da mesi. Dall’inizio dell’ emergenza la pellicola ha subito ben 3 rinvii.
I film d’azione più attesi del 2020
La complicata situazione dei mercati globali
Come molte major hollywoodiane, l’ Universal ha deciso di preservare i propri interessi ed attendere che l’emergenza rientri. Motivo principale di questi continui rinvii è la situazione molto complicata nei grandi mercati cinematografici. Negli Stati Uniti, ad esempio, si sta vivendo ancora una situazione di piena emergenza con sale ancora chiuse a Los Angeles e New York, i veri centri nevralgici del cinema americano. Storia diversa è in Europa dove la maggior parte degli Stati hanno riaperto sale e multisale. Nonostante nel Vecchio Continente la situazione stia migliorando, non sarebbe furbo per l’ Universal rilasciare in sala due pellicole di questa portata su un mercato così limitato. Un rinvio di questo tipo risulta essere l’ unica soluzione per evitare danni economici. Questo però non fa altro che portare ad un ennesimo rallentamento della ripresa del mercato cinematografico. Ripresa che, a questo punto, sembra essere rimandata direttamente al 2021.