The Void – Il vuoto: un horror lovecraftiano

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The Void è un film del 2016 diretto da Steven Kostanski e Jeremy Gillespie. A tutti i seguaci del Maestro di Providence, segnatevi questo titolo perchè è un prodotto che fa al caso vostro. Questo titolo è un ottimo concentrato, che mischia la visionarietà di Lovecraft con omaggi diretti ad alcuni cult degli anni ottanta. Non fatevelo scappare.

The Void: Sette, mostruosità deformi e orrore cosmico

Se siete seguaci di Chtulu e la sera vi dilettate leggendo il Necronomicon, troverete in The Void un mix di elementi che vi farà gola. Ci sono degli inquietanti tizi mascherati, che ricordano una versione satanica del Ku Klux Klan. Questi individui, armati di lame circondano i protagonisti, bloccati dentro un ospedale semi abbandonato . Nel mentre all’interno dell’edificio deformità mostruose da un altrove iniziano a minacciare i protagonisti dall’interno. Per i fan di racconti come L’orrore di Dunwick, questi elementi dovrebbero avervi già comprato. Aggiungici un finale poco comprensibile tipico dei cosmic horror e il gioco è fatto. The Void diventerà per voi un istant classic.

The void è teso fin da subito

Il Film non perde tempo. Parte subito, senza concedersi preamboli. L’azione scatta fino dai primi minuti. E il senso di assedio e di pericolo è costante. Perchè non c’è un luogo sicuro. Il pericolo è fuori ma è anche dentro. Un duplice assedio che richiama ai classici horror di Carpenter. Sul piano strutturale il film vince senza macchie. Fa quello che deve. Vi terrà con il sedere spalmato sulle poltrone, mentre divorate in maniera compulsiva qualche snack malsano.

Un richiamo ai cult anni ottanta

The Void dialoga in linea diretta con alcuni intramontabili cult. Ovviamente il primo da citare è La Cosa, un capolavoro punto di riferimento di molti registi giovani. Anche qui troviamo una bestia di natura sconosciuta che fa strage di povere vittime. Ma ci sono almeno altri due titoloni da citare tra le fonti. From Beyond – Terrore dall’ignoto e Reanimator. Due film provenienti dalla magica coppia Yuzna-Gordon, re indiscussi del cinema horror di serie b. Entrambi i titoli sono trasposizioni dirette di opere di Lovecraft. The Void rubacchia da questi gioielli, costruendo però una sua personalità.

Conclusioni

Cari amanti del macabro e dell’orrore, The Void è una piccola sorpresa. Pur presentando richiami evidenti di alcuni classici è capace di reggersi con le sue gambe. E lo fa bene. Pieno di effetti artigianali da vecchia scuola, è la gioia per chi ama i trucchi pre era digitale. Niente effettacci in computer grafica scadente. Tutta materia viva, e disgustosa. Oltre a questo merito, il film ha anche un ottimo flusso e una tensione costante. I registi hanno fatto jackpot. Tanto di cappello.

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