Taylor Swift – Folklore | Recensione Album

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Cover di Folklore di Taylor Swift

Sembra quasi un sogno ed invece è tutto realtà, Taylor Swift ha pubblicato il suo nuovo album “Folklore” a meno di 24 ore dall’annuncio ufficiale che ha dato attraverso i suoi canali social. Un album composto da sedici canzoni di cui nessuno era a conoscenza, di eventuali singoli, di ciò che ci poteva aspettare. Insomma, Taylor Swift ci ha lasciato tutti a bocca aperta.

Per il suo nuovo album l’artista ha collaborato con le icone indie The National ‘s Aaron Dessner e Bon Iver per darci un concept album pieno di romanticismo e narrazioni cinematografiche, saldamente in territorio indie-folk. Questa è Taylor Swift nella sua forma più sperimentale, nostalgica e creativa; le storie di feste in maschera, e di adolescenti colpiti dall’amore estivo.

L’album si apre con The 1, una traccia finemente calibrata e sapientemente scritta che fissa il tono per il resto del disco: un battito vibrante che ricorda la liscia traccia jazz False God, mixata con piano morbido e testi poetici. La voce della Swift è enigmatica, delicata e la produzione è fresca. Stilisticamente, la produzione è uguale per quasi tutto il resto dell’album, in quanto “Folklore” musicalmente è un album acustico, che si discosta da tutta la discografia dell’artista.

Exile, con Bon Iver, è una delle canzoni più belle dell’intero album, le due voci si amalgano alla perfezione e creano una magica atmosfera. Il brano parla di due persone che non riescono proprio a seguire lo stesso percorso. Questo è uno dei temi prevalenti in tutto l’album. My Tears Ricochet narra la storia di un fantasma che si presenta e tormenta la coppia ad funerale, Epifany è un pezzo teatrale, espansivo caratterizzato dall’utilizzo della tromba che sembra quasi suoni una marcia di “guerra”. Betty è più ottimista, perfetta per chi ha amato Taylor Swift agli esordi. Invisible String è un concentrato di folk, blues e pop; allo stesso tempo calmante e allo stesso tempo molto divertente. Folklore è complesso dal punto di vista musicale e di scrittura.

Nel complesso, Folklore sarà un successo, è un percorso nuovo per Taylor o meglio ha ritrovato la via che aveva abbandonato per dedicarsi ad un suono più pop e commerciale. Ciò che Folklore alla fine raggiunge nella sua narrativa è rafforzare l’idea che l’artista è riuscita a pubblicare un album autobiografico e che si discosti completamente da ciò che in passato ha pubblicato. Taylor è una narratrice si lo posso dire. Folklore è tristezza, bellezza, anche un po’ tragico, un po’ fuori dal coro, ma soprattutto è libero. o perché lascia indizi sapientemente elaborati che portano ai suoi album (anche se questi sono tutti elementi interessanti) ma piuttosto perché è, prima di tutto, una narratrice. Folklore è triste, bello, un po ‘tragico, un po’ fuori dal muro, ma soprattutto si sente libero. Voto 5/5

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