“Superstiti”, disco d’esordio del cantautore campano Barbato, è un ritratto sincero e lieve delle nostre fragilità, articolato come 9 lettere aperte a chi ci ama.
Dove ascoltare “Superstiti”?
Sentimenti che mutano come stagioni, una Napoli soleggiata che ferisce come il sole d’estate, idee così strette che ci fanno inciampare e anni di pietra che lasciano lividi: “Superstiti” è tutto questo e anche di più. L’album d’esordio di Barbato parla dei nostri tempi. C’è tanta malinconia tra le dolorose mancanze e ci sono ciottoli di consapevolezza che si depositano in fondo al cuore. Ma c’è anche una scintilla di implacabile speranza che si fa largo tra le preoccupazioni, aggira la disillusione e sgretola le nostre convinzioni più granitiche. “Superstiti” è la necessità di capire chi siamo, al di là di tutto. È la volontà di non ignorare i nostri abissi, ma di accettarli e integrarli in un presente dove c’è spazio per le nostre luci e le nostre ombre. L’album è disponibile all’ascolto al seguente link: https://spoti.fi/3ftcfpE.
“Superstiti”: un disco intenso e ispirato
Barbato è capace di restituire emozioni complesse senza l’ausilio testi macchinosi e cercando, allo stesso tempo, un sound indie contemporaneo. Nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con artisti come Eugenio in Via di Gioia, Franco 126, Francesco Di Bella, Gnut, Zibba, Modena City Ramblers e Dario Sansone. Tra contaminazioni rock, pop e folk, il suo disco “Superstiti” si presenta come intenso e ispirato, frutto di un lungo percorso di ricerca. “’Superstiti’ è un disco che prova ad immergersi nella contemporaneità e a superare i dualismi che la caratterizzano”, dice Barbato a proposito del disco. “Un viaggio al termine della notte, laddove esiste uno spiraglio di luce che vuole diventare giorno.
Riconoscere l’altro
Barbato ci parla di un momento storico in cui non ci sono mezze misure, in cui “o sei bianco o sei nero, o sei pro o sei contro”. In “Superstiti” il cantautore campano pone l’attenzione sulle sfumature che articolano l’essere umano, che “vive di contrasti unici e non generalizzabili”. Barbato parla delle difficoltà nelle relazioni e della necessità di evitare la superficialità. “Se tutto si muove sul pelo dell’acqua, provare a immergersi nel profondo […] non è un esercizio retorico: è una presa di posizione. Da questo itinerario dell’uomo nasce l’auspicio del cambiamento. Quando di fronte a te riconosci l’altro e non la categoria dell’altro, allora il primo passo è compiuto”.
“Superstiti”: Barbato in concerto
Barbato sarà live nel mese di novembre e in quello di dicembre. Ecco le date:
- 4/11 – NAPOLI – Auditorium Novecento
- 7/11 – CREMONA – Osteria del Fico
- 17/11 – ROMA – Pierrot Le Fue
- 18/11 – PERUGIA – Indigo Art Gallery
- 19/11 – SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nadir
- 29/12 – ACERRA (NA) – TerroNir