SOPHIE era una produttrice e cantante speciale, la cui prematura scomparsa ha ferito milioni di seguaci in tutto il mondo. Tra le sue canzoni e quelle dei colleghi ha lasciato alle spalle una miniera d’oro di musica.
SOPHIE, che cantante era?
Il mondo della musica è in lutto per la morte di Sophie Xeon, cantante e produttrice alternayive-hyperpop. La donna è venuta a mancare a trentaquattro anni, a causa di una caduta dal tetto della sua casa ad Atene, sul quale era salita per ammirare la luna. “Il mondo ha perso un angelo”, scrive Sam Smith. “Splendida, cruda e impavida”, la celebra Tkai Maidza. Peaches proclama di avere un cuore spezzato, Rina Sawayama ricorda con affetto una performance d’assieme a Londra. In lutto anche Arca, Jack Antonoff, Finneas, Allie X, Christine And The Queens, Slayyyter, Nile Rodgers, Aquaria e altri ancora. Una tragedia che ha sconvolto tutto il mondo del pop, e ha portato via alla musica una figura speciale. Non ancora, purtroppo, affermata come fenomeno nel mainstream, ma che vale la pena riscoprire anche solo per ricordarla.
SOPHIE si è affermata come produttrice prima che cantante, e la traccia che l’ha lanciata è stata la psichedelica Bipp. Un ottimo biglietto di presentazione per un’artista poliedrica e stramba, ma anche accessibile. Una traccia che si balla, ma che non ha niente di facile e sempliciotto. Per scoprire invece il prolifico lavoro di SOPHIE come produttrice per altra gente non c’è posto migliore per cominciare che Charli XCX.
La musicista scozzese ha realizzato per lei tracce come Vroom Vroom, traccia di riferimento dell’omonimo EP e uno dei pezzi più famosi del sottogenere noto come hyperpop. Assieme ad AG Cook, il precursore e iniziatore del trend, SOPHIE ha inoltre realizzato uno dei progetti pop più bizzarri di recente memoria: QT. Una cantante fittizia (il cui nome si pronuncia come “cutie”, tesoruccio), testimoniale dell’omonima e altrettanto fittizia bevanda energetica. Hey QT è una traccia stridula e scanzonata, a metà tra i Die Antwoord e Robyn, destinata a suonare nelle orecchie come una bevanda energetica sulla lingua.
Un mondo di talento
Altre tracce prodotte da SOPHIE includono Immigrant Sons (Pesos And Gas) per il cantante londinese Gaika, La Chíqui per la collega Arca. O anche Hot Pink, la traccia più famosa dei Let’s Eat Grandma. Artisti tutti diversi, sperimentali e vicini, tra i quali SOPHIE rappresenta una sorta di anello di collegamento. Nel suo unico album, The Oil On Every Pearl’s Un-Insides, ha raccolto tutti quegli elementi creando un sound tutto suo. Un sound lucido, imponente, che fa del pop un vero e proprio elemento di vanto.
Dalla sensuale pungenza di Ponyboy, al dolore sottile di Is It Cold In The Water?, e nel mezzo la vitalità di L.O.V.E.. E naturalmente la sua traccia più speciale, quella a cui tutti i suoi fan penseranno nel ricordarla. It’s Ok To Cry, un inno queer destinato a rimanere negli annali, che insegna a tutti coloro che la ascoltano a liberare le loro emozioni e viverle appieno. Ma se anche SOPHIE ha scritto quell’inno per la sua comunità, il suo testo sarà di certo di conforto per i fan della la compianta cantante, che non la dimenticherà mai.
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