È il gruppo che canta Hypnotized, i Sophie and the Giants, ad aprire il terzo live di XF2020. Presentiamoli, tra i membri e lo stile che li caratterizza.
Sophie and the Giants: chi visita a XF2020?
Sul palco un produttore di grigio vestito, assorto sulla console, e una bellissima cantante dai capelli rossi con una profonda voce che ricorda Dua Lipa. Ma Dua Lipa non è, nonostante il filone musicale sia molto vicino. Il suo nome è Sophie Scott, ed è possibile vederla a XF2020 come voce principale di un’adorabile nuova band chiamata Sophie and the Giants. Con lei Toby Holmes alla chitarra, Antonia Pooles al basso e Chris Hill alla batteria. Loro è la hit Hypnotized, curata dal produttore che si vede con lei Purple Disco Machine. È sempre bello sentirli e vederli su un palco come quello di X-Factor, perché Hypnotized è una canzone che colpisce davvero.
Sophie e i suoi collaboratori cavalcano l’onda della tendenza nu-disco, quella tendenza in corso che riscopre le sonorità e le tendenze vintage riportandole in auge con un occhio moderno. Vivono negli anni ottanta e qui assieme a noi, nel presente, allo stesso tempo. Come collettivo, i quattro ragazzi possono vantare influenze poliedriche, che ricoprono generi sospesi tra il rock e il pop. La magnificenza visionaria dei Radiohead e la follia di Siouxsie and the Banshees, l’eleganza glam di Debbie Harry e il cantautorato di Jamie T.
Una mescolanza di elementi che creano un gruppo molto promettente, che sa chiaramente come muoversi pur mostrando ancora gli spigoli aguzzi dei debuttanti giovani. Hypnotized, la canzone che Sophie and the Giants portano sul palco di XF2020, è spesso scambiata per un elemento di sfondo di Future Nostalgia. E rivaleggia senza fatica con Break My Heart e Physical, pur essendo indubbiamente meno “lucida”. Basta che sia vivace e colorata, trascinante abbastanza da riaccendere l’autunno di un anno già grigio.
Hypnotized e le altre gemme
E cos’hanno da offrire oltre a Hypnotized? I singoli sono pochi e non si allontanano dalla strada che tutti conoscono, ma si crea uno stile molto distinto che dona a Sophie and the Giants una personalità. La voce di Sophie Scott è sicuramente l’elemento che piacerà di più. Una voce femminile di quelle profonde, possenti, alla Florence Welch/Hannah Reid dei London Grammar. Corredato da un elegante accento inglese, il timbro della Scott le dona un’aura di sicurezza ed eleganza che si adatta bene alle tematiche introspettive che emergono nella loro club music. Come se il tempo si fosse fermato attorno a lei mentre balla, e stesse meditando sulla propria vita e sulle decisioni da prendere nel suo campo sentimentale.
Raggiungano pure Of Monsters And Men, CHVRCHES, i sunnominati London Grammar e tutti gli altri succedanei nel novero dei gruppi pop più sottovalutati. Rimane il fatto che sono sulla cresta dell’onda, e che nulla potrà portarveli via. Se avete voglia di altra Dua Lipa e altra musica vintage, o se vi piacciono le voci profonde. O se vi è piaciuto vedere i Sophie and the Giants sul palco di XF2020, anche se li conoscevate già.