Song Exploder: una puntata con i R.E.M.

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Song Exploder: una puntata con i R.E.M.

In un recente episodio di Song Exploder, la serie in onda su Netflix, si è parlato di una canzone dei R.E.M.: “Losing My Religion”. Nel corso dell’episodio in questione, analizzando il testo della canzone ed esaminando gli antefatti, è venuta fuori una storia interessante. Vediamo come è nata la canzone ed il suo significato.

Cos’è Song Exploder?

Song Exploder è un podcast musicale creato da Hrishikesh Hirway. Hirway ospita musicisti che parlano del processo creativo alla base di una singola canzone. Ogni episodio inizia con una presentazione del musicista e della canzone, e prosegue con una chiacchierata sul processo creativo utilizzato nella creazione della canzone. La discussione è intervallata da brevi clip di tracce isolate (la chitarra o la batteria ad esempio), utili ad illustrare gli argomenti discussi. L’episodio termina con la riproduzione della traccia nella sua interezza.

Losing My Religion

L’episodio in questione riguarda i R.E.M. e la canzone che si intitola Losing My Religion. Prima di scrivere il testo, Michael Stipe ha ascoltato la musica composta da Peter, Mike e Bill, usandola come fonte di ispirazione. Una musica insolita quella di Losing My Religion, dove il protagonista è il mandolino di Peter Buck. Bill Berry e Mike Mills crearono la sezione ritmica e Buck ebbe l’idea degli archi. Poi toccò a Michael Stipe, che scrisse il testo molto velocemente, quasi senza pensare.

Il testo analizzato a Song Exploder

Il protagonista della canzone si sente all’angolo, intrappolato e sul punto di perdere la pazienza. Si rivolge a qualcuno di cui non conosciamo l’identità e parla con questa persona. Gli parla della vita e delle insicurezze che prova. Si rende vulnerabile. Si sfoga con questo fantomatico interlocutore e gli confessa delle notti insonni. Ed alla fine lascia intuire che potrebbe essere tutto un sogno. Quale che sia il significato, Losing My Religion ha fatto la fortuna del gruppo, diventandone l’inno. E pensare che la Warner non la riteneva appetibile.

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