Sit-com cult: Una famiglia come le altre & Til Death

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Una famiglia come le altre e Til Death sono stati due serial televisivi molto diversi tra loro sia come epoca di produzione, sia soprattutto come genere, prevalentemente drammatico il primo, comico il secondo; sebbene entrambi trattino il tema della famiglia, ovviamente in modo piuttosto differente.

UNA FAMIGLIA COME LE ALTRE

Life Goes On, questo il titolo originale, è stata una serie televisiva statunitense prodotta tra il 1989 ed il 1993, composta da quattro stagioni ed 83 episodi totali. In patria fu trasmessa dal network ABC. Ideata da Michael Braverman, si tratta di una serie familiare drammatica che affronta con accuratezza e rispetto la tematica della sindrome di Down. Lo show parla della famiglia Thatcher, residente nella periferia di Chicago: Drew, sua moglie Elizabeth, ed i loro figli Rebecca e Charles, chiamato affettuosamente Corky, affetto dalla sindrome di Down. Protagonista principale è proprio Corky, il quale viene costantemente supportato dalla sua famiglia, mai arrendevole e sempre pronta a sostenere il figlio in qualunque occasione. I Thatcher tentano di far interagire Corky con la società in maniera normale dopo che egli ha trascorso anni solo a contatto con altri ragazzi affetti dalla sua stessa sindrome in classi “speciali”. Dopo tanto “lottare”, passando nel frattempo per una scuola “normale”, Corky riesce ad ottenere anche un lavoro in un cinema locale e si fidanza con Amanda Swanson, anche lei affetta da sindrome di Down, che sposerà alla fine della serie. Col passare delle stagioni il focus si allarga anche ad altri personaggi (in particolar modo si concentra su Becca) e si affrontano anche altre problematiche, come per esempio quella dell’AIDS. La quarta ed ultima stagione fa un salto in avanti nel tempo mostrandoci come si sono evolute le storie ed i personaggi, cercando di dare un finale positivo alla serie, che comunque è passata per molti momenti drammatici. Una famiglia come le altre è stata la prima serie televisiva ad avere un personaggio principale con la sindrome di Down, quindi a suo modo ha influito in modo determinante nella storia del piccolo schermo. Ebbe un discreto successo, fu elogiata per le tematiche affrontate ed il personaggio di Corky suscitò particolarmente affetto tra gli spettatori. Per quanto riguarda il cast, i protagonisti sono: Chris Burke (Corky), Bill Smitrovich (Drew), Patti LuPone (Libby) e Kellie Martin (Becca).

TIL DEATH – PER TUTTA LA VITA

Sit-com statunitense prodotta tra il 2006 ed il 2010, composta da quattro stagioni ed 81 episodi complessivi. Sia in America che in Italia è andata in onda in prima visione sulla rete Fox. La serie è stata creata dai coniugi Josh Goldsmith e Cathy Yuspa, che raccontano in questo caso la storia di una coppia sposata da 23 anni che vive nella periferia di  Filadelfia. La storia si concentra sulla relazione tra Eddie e Joy Stark e su come questa si sia evoluta dopo i sopracitati 23 anni di matrimonio. Il pubblico assiste divertito ai continui contrasti tra gli Stark (annoiati e monotoni) e la nuova coppia di vicini neo-sposi, Jeff e Steph Woodcock (freschi di matrimonio e quindi entusiasti della propria vita di coppia), i quali cercano ad ogni modo di diventare amici con i due coniugi più maturi. Vi è poi anche Kenny Westchester, un amico di Eddie proveniente dal programma Grande Fratello, a scombussolare la quotidianità degli Stark. Infine ci si mette anche la figlia dei due protagonisti, Allison, la quale con il neo-marito Doug si trasferisce a vivere in un camper nel cortile dei genitori, che non approvano alquanto la situazione. A causa di problematiche varie, tra cui lo sciopero degli sceneggiatori del 2007, la serie, eccezion fatta per la prima stagione, ha avuto una trasmissione molto travagliata sia in USA che in Italia, con episodi appartenenti a stagioni diverse accavallati tra loro, che andarono ad ingarbugliare la trama, facendo si che personaggi che avevano abbandonato la serie tempo prima ricomparissero all’improvviso in qualche episodio sfuso qua e la. Altra bizzarra particolarità, il personaggio di Allison Stark è stato interpretato da quattro attrici diverse in quattro stagioni: Krysten Ritter (stagioni 1-2), Laura Clery (st. 3), Lindsey Broad (prima metà st. 4) e Kate Micucci (seconda metà st. 4); in tutto ciò, con gli episodi di stagioni differenti mischiati tra loro, è capitato di vedere il personaggio in questione essere interpretato da un’attrice diversa da una puntata all’altra, generando sempre più confusione. Curiosità finale, nell’episodio 16X01 fa una comparsata Ray Romano, storico protagonista di Tutti amano Raymond in cui era partner proprio di Brad Garret (Eddie Stark), qui i due si rendono protagonisti di un simpatico siparietto in memoria dei vecchi tempi in cui erano colleghi di set. La serie partì col piede giusto, era frizzante all’inizio, salvo poi inabissarsi a partire dalla terza stagione; sicuramente motivo del vertiginoso calo di ascolti fu dovuto al caos creato dalla messa in onda di episodi appartenenti a stagioni programmate come diverse. Cast: protagonista è Brad Garrett, simpatico volto comico statunitense; ci sono poi Joely Fisher (Joy Stark), Eddie Kaye Thomas (Jeff Woodcock), Kat Foster (Steph Woodcock) e J.B. Smoove (Kenny Winchester).

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