L’album “Siamo qui” di Vasco Rossi è un “Patto con riscatto” che ogni fan sottoscriverebbe volentieri.
“Siamo qui”: che album è?
Quelli che Vasco racconta in “Siamo qui” sono spaccati di vita nei quali ognuno di noi può specchiarsi. Ed è forse questa la vera forza di Blasco, che con il suo linguaggio semplice e diretto riesce a riunire sotto lo stesso tetto più generazioni. “Siamo qui, a confondere quello che sei dentro quello che usi” è un verso che racchiude l’abilità di coniugare semplicità e profondità. A dimostrazione che il rock non è solo chitarre sferraglianti e assoli stracciamutande, ma anche contenuto testuale. La matrice rock è rodata, ma qui si arricchisce di nuova consapevolezza: i brani sono come le cromature tirate a lucido di una Harley e il rock straripa. Stavolta Vasco rischia di mettere d’accordo tutti, dai vecchi dinosauri del rock alle imberbi leve. Per dirla alla sua maniera: “Conviene arrendersi all’evidenza”.
“Siamo qui”: una cattedrale del rock
In “Siamo qui” vige il vecchio gioco dell’alternanza: ballate melanconiche come “Ho ritrovato te” e pezzi hard rock come “XI Comandamento” formano il mosaico di una bellissima cattedrale. E Vasco, in piedi sul pulpito, si erge a sommo vescovo del rock nostrano. Una cattedrale del rock, quella di Sua Eccellenza Blasco, costruita per durare nel tempo. Accantonati (o quasi) gli “eeeeh” e i “parapapa”, Vasco elabora un sermone che promette di infiammare le anime dei rockers in cerca di redenzione. “L’amore l’amore” è un rabbioso inno che si conclude con un assolo che esplode come un amplesso. Fatalismo ed esistenzialismo convergono in “Siamo qui”, mentre “Una canzone d’amore buttata via” è l’ultimo e struggente appello che ogni innamorato dedicherebbe alla propria anima gemella. Sua Eccellenza Blasco non è mai stato così ispirato.
Un mosaico variopinto
Funk rock, prog rock, glam rock, tango rock: in questo album c’è di tutto un po’. Più che una Harley tirata a lucido, questo disco è un carro armato che scava una galleria nella nuda pietra. Le sfumature del rock convergono in un grande disegno e Vasco le rielabora alla sua maniera. Con questo mosaico variopinto, Sua Eccellenza Blasco si candida per il papato.