Sheryl Crow: Threads – Recensione Album

Sheryl Crow, vincitrice del Nove volte Grammy Award, è tornata con il suo nuovissimo album, Threads

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Sheryl Crow, vincitrice per Nove volte del Grammy Awards, è tornata con il suo nuovissimo album, Threads, lo scorso 30 agosto tramite The Valory Music Co.

Cantante e cantautrice con oltre trent’anni di carriera nel mondo della musica, che include anche duett con artisti del calibro di Celine Dion e Tina Turner, Sheryl Crow continua nel suo percorso musicale come una delle artiste di successo fin dai primi anni ’90. Da allora, ha venduto oltre 50 milioni di album, e tutto questo lo deve alla sua qualità nel saper proporre la propria musica che spazia dal Pop al Rock passando per la musica Country, Jazz e Blues. Detto questo, per il suo undicesimo album in studio, Sheryl Crow sceglie di mescolare le carte con un nuovo suono Americano-Country che si intreccia piacevolmente elementi Pop e Rock. 

Composto da diciassette brani, Threads presenta un vasto elenco di artisti di tutti i generi e generazioni che tutti conoscono e amano. In effetti, l’elenco delle collaborazioni è così estremamente misto e impressionante, che ci si può domandare come si possa ad avere così tanti bravi artisti insieme in un unico album. Nomi che vanno dal compianto Johnny Cash del 1996 al “Redemption Day” del 1996, a Sting, Eric Clapton e Brandi Carlile nel classico “Beware of Darkness” di George Harrison “, Willie Nelson per”Lonely Alone”, Keith Richards nel film dei Rolling Stone “The Worst “, così come Chuck D di Enemy per ” Story of Everything “.

Non limitato ai nomi rilasciati, questo album mostruoso include anche brani di copertina accuratamente selezionati che includono il già citato brano di George Harrison “Beware of Darkness”, “Everything Is Broken ” di Bob Dylan, “The Worst” dei Rolling Stones, insieme a “Border” di Kris Kristofferson. Tutti i brani sono stati selezioni ed eseguiti in modo meraviglioso ed è per questo che Sheryl Crow è una musicista con la M maiuscola.

Integrando tutto questo con una serie di melodie originali, ognuno porta forti emozioni, profondità e intrighi. Ciò è evidente con il bellissimo “Live Wire” con Bonnie Raitt e Mavis Staples; il giusto pop “Wouldn’t Want to Be Like You ”, con St. Vincent; e il Country-Blues “Still the Good Old Days” con nientemeno di Joe Walsh degli Eagles. Non solo musica ma anche ma vale anche la pena ascoltare attentamente i testi perché ognuno racconta una storia con cui tutti sono in grado di relazionarsi. In effetti, questo combinato con semplici arrangiamenti mantiene la musica pura e onesta, il che è positivo perché non sono necessari effetti fantasiosi per coprire il vero talento di ogni musicista coinvolto. 

Tutto sommato, Sheryl Crow ti guida attraverso tutti gli alti e bassi che la vita ha da offrire. Sia che si tratti di una melanconica melodia come “Lonely Alone” in cui la tristezza è profonda, o del vibrante “Flying Blind ” con James Taylor, queste melodie ti toccheranno il cuore. Per lo più calmo e tranquillo, Threads ti farà vagare la mente in luoghi lontani da qualsiasi problema ti possa affliggere. Veramente una raccolta senza tempo di canzoni che non invecchiano mai per questo Sheryl Crow si merita 5/5

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