Dopo la condanna di Harvey Weinstein è stata salutata con gioia da Asia Argento, attrice italiana che durante il suo periodo trascorso ad Hollywood ha suo malgrado avuto a che fare col celebre produttore, ho deciso di rivolgere uno sguardo all’opera con cui la star cercò di denunciare già a suo tempo l’accaduto, non avendo allora il coraggio di dire quanto accaduto. A soli 25 anni, nel 2001 Asia Argento era probabilmente una delle donne più giovani ad esordire nel mondo della regia con Scarlet Diva, film di cui è anche protagonista nel senso più assoluto: il suo personaggio, Anna Battista, è presente in ogni singola scena del film, da adulta o da bambina. Il resto del cast include sua madre Daria Nicolodi, Jean Shepherd, Herbert Frisch, Joe Coleman ed altri interpreti.
TRAMA: Anna Battista è un’attrice apprezzatissima, che ha appena vinto un premio importante e che vuole fare un salto di qualità diventando anche regista. Figlia a sua volta di un’attrice, Anna paga il pegno dell’essere cresciuta con una donna sregolata e morta precocemente a causa dei suoi vizi, e proprio per questo non riesce a portare avanti una vita lineare. Combattuta fra una promiscuità estrema che la mette anche in situazioni pericolose ed una forte decisione nel gestire con fermezza la sua vita sessuale impedendo agli uomini di farne il loro cagnolino, Anna si ritrova in situazioni a dir poco terribili per via di persone che appaiono a vario titolo nel suo cammino.
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Recensione di Scarlet Diva
A posteriori, non è difficile capire l’origine del senso di malessere che ha spinto Asia Argento nel dare il via alla sua (per ora) breve carriera di regista cinematografica con un’opera di questo tipo. Asia interpreta con un carisma acerbo ma forte, si impone nella sua opera per riuscire a trasmettere tutto ciò che ha dentro, e lo fa lanciando dei riferimenti alla sua biografia: la vittoria al David di Donatello, la condizione di figlia d’arte come vantaggio e svantaggio nel contempo, la volontà di diventare regista, il passaggio fra le grinfie di Harvey Weinstein e lei sola sa cos’altro. Ciò viene messo sullo schermo con uno stile che a tratti ricorda quello del padre nell’uso della cinepresa; questa sensazione rimane anche nei momenti onirici in cui Anna Battista ripensa al suo passato, ma per il resto il film prende tutt’altra piega.
Come la storia che racconta, Scarlet Diva non è un film lineare: la storia prosegue a scatti da un evento all’altro, ed a fare da collante al tutto ci sono soltanto la personalità contorta di Anna Battista e il forte compenetrarsi fra erotismo viscerale e tutte le possibili forme di violenza che si ha nel corso dell’opera. Questo film è un’opera che va presa così com’è: non troverete una trama da seguire alla stregua di un racconto, ma comunque qualcosa capace di trascinarvi al suo interno grazie ad un carisma malato ed una forte emozione di base che fa da collante al tutto. Rimane comunque quel minimo di trama e di coerenza fra gli eventi necessario per rendere un film comprensibile: la parafrasi con la vita reale è il fulcro dell’opera, ma la base tecnica per parlare con il linguaggio della settima arte comunque rimane. Un unico monito è relativo all’erotismo davvero spinto dell’opera, che la rende poco adatta a certe fasce di pubblico.
Come guardarlo
“Scarlet Diva” è disponibile in streaming sulle piattaforme Amazon Prime Video. Di seguito il trailer.