Il Sarajevo Film Festival: ‘”Honorable Heart of Sarajevo”, un premio per un eccezionale contributo all’arte cinematografica, sarà consegnato al regista svedese Ruben Östlund in apertura del Festival, al quale l’Italia è presente con diverse produzioni.
I film ucraini hanno partecipano al Sarajevo Film Festival?
Il festival – che è la più grande vetrina del settore nella regione – ha consentito ai film ucraini di partecipare al concorso venerdì come espressione di solidarietà bellica. Questa è la 28° edizione della manifestazione, tornata dopo una pausa di due anni a causa della pandemia di Covid.
Sergei Loznitsa
Il festival ha premiato il regista ucraino Sergei Loznitsa con il Cuore d’Onore di Sarajevo per il suo straordinario contributo all’arte del cinema. Parlando all’evento, Loznitsa ha fatto confronti tra il passato di Sarajevo e l’attuale guerra in Ucraina.
Le sue parole
“Nella recente storia europea, Sarajevo è diventata un simbolo della tragedia umana e un simbolo della resilienza e della dignità umana. Anche il mio paese, oggi, l’Ucraina, è oggetto di un attacco molto brutale da parte di un aggressore molto brutale e violento”. “Ecco perché questo supporto, questo premio da Sarajevo per me è così prezioso”, ha aggiunto.
Italia
Sarà proiettato anche il film dell’italiana Valeria Ferrara Il barbiere complottista, oltre al film L’avversario del regista Federico Russotto. Nel programma per bambini, l’Italia sarà rappresentata dal film Paula (regista Florencia Wehbe). Giacomo S., turista trevigiano, arrivato a Sarajevo dall’Italia con la fidanzata Carla F., ha detto brevemente che si sente bene in Bosnia ed Erzegovina e che vuole vedere qualche film.
Sarajevo Film Festival: I film
Un totale di 235 film provenienti da 62 paesi saranno proiettati nell’ambito del Sarajevo Film Festival, che è cresciuto fino a coprire il settore da Vienna a Istanbul. Otto titoli, cinque dei quali diretti da donne, sono in lizza per il primo premio nella sezione lungometraggi.
Reuters Jovan Marjanovic
“All’inizio della guerra in Ucraina è diventato chiaro che bisogna fare qualcosa in solidarietà con i colleghi dell’industria cinematografica ucraina”, ha detto a Reuters Jovan Marjanovic, il direttore del festival.