“Prima Donna”, nuovo singolo di Sara Laure, è un ritratto autobiografico che denuncia pregiudizi e prevaricazioni.
Chi è Sara Laure?
Sara Laure, pseudonimo di Sara Laura Roldo, è una cantautrice italo-africana nata. Fin da piccolissima apprende le melodie delle canzoni che ascolta e le riproduce ancor prima di articolare parole e frasi. Determinata a inseguire il suo sogno, nonostante le opinioni contrastanti della famiglia, dà il via al suo percorso artistico esibendosi e vincendo svariati concorsi canori. Diventa così frontwoman di una cover band di Rihanna, con la quale parte per una tornée europea. Rientrata in Italia scrive i suoi primi testi, realizzando il suo primo singolo “Ma Force”. Il brano, intenso e personale, è il primo tassello di un puzzle musicale innovativo e sperimentale. Grazie a una vocalità sensuale, raffinata e riconoscibile, Sara è riconosciuta come une delle migliori proposte del panorama pop-soul italiano.
Sara Laure: “Prima Donna”
Nato dalla penna elegante e sensibile di Sara Laure, “Prima Donna” è un arcobaleno emotivo che riprende uno spaccato di vita della cantante. Attraverso una caratura vocale piena e avvolgente, il brano si muove in punta di piedi e fa da naturale amplificatore alla verità contenuta nel testo. L’innovativa fusione sonora tra R’n’B, Soul ed elettronica, unita al seducente connubio tra italiano e francese del testo, fa da cornice perfetta alla narrazione. “Prima Donna” designa la volontà di seguire i propri sogni, le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni.
“Credere ai propri sogni”
“Con questo brano scritto nel cuore di una manciata di notti”, dichiara Sara Laure, “vorrei ispirare tutti coloro che sono vittime di bullismo e che non hanno nessuno che crede nelle loro capacità, nemmeno la famiglia”. Il messaggio che la cantante manda è che tutti “ce la possono fare. Perché, alla fine, l’unica cosa che conta è seguire e portare in essere ciò che ci rende felici, che ci fa stare bene. L’unica persona che deve credere fino in fondo ai propri sogni, è quella che abbiamo dentro”.