Nudda: la musica come esigenza dell’anima

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Nudda:

Timida e riservata, Nudda affida alla musica le proprie fragilità e trova il modo di splendere come un diamante sul fondo di un pozzo nero.

Chi è Nudda?

“Faccio sempre un po’ fatica a parlare di me alle persone, a raccontare le mie emozioni. Mi rimane molto più semplice farlo con la musica. Ecco, la musica mi aiuta molto ad affrontare la mia timidezza”.

Tu hai 21 anni e una spiccata sensibilità. Basta ascoltare la tua “Nonusciraidaqui” per capirlo. Come hai fatto a crescere così in fretta?

“Negli anni sono cresciuta molto (anche a livello musicale) grazie allo studio e ad altre cose che mi hanno aiutata a maturare. È stata sia necessità che questione di studio. Credo dipenda anche dal fatto che a volte ho la necessità di dire qualcosa. Nella vita di tutti i giorni non lo faccio, mi tengo le cose dentro, ed ecco che mi rimane facile buttarle fuori attraverso la musica. Diciamo che è l’unico modo in cui mi sfogo”.

Come ti sei avvicinata alla musica?

“Avevo 11 anni e passavo davanti un negozio di musica. Ho visto questa chitarra e ho chiesto a mia mamma di comprarmela. E siccome cercavo un modo per combattere la timidezza ho deciso di iniziare anche a cantare. inizialmente è stato molto difficile, perché mi vergognavo tantissimo. Col tempo ho poi capito che mi aiutava veramente tanto, anche ad aprirmi con le persone”.

Alla luce delle esperienze fatte, cosa rappresenta oggi la musica per te?

“Qualcosa che mi ha davvero molto aiutata. Qualche anno fa non sarei riuscita nemmeno a fare questa telefonata”. [ride]

Addirittura.

[ride] “Sì-sì, ho fatto dei miracoli”.

Sei passata dal non riuscire a fare una telefonata ad andare a X Factor.

“Quello è stato un modo per mettermi un po’ in gioco. Mi piace sfidare me stessa”.

Poi ci arriveremo. Parliamo prima un po’ del tuo singolo “Nonusciraidaqui”.

“Ho vissuto delle cose un po’ forti, situazioni non molto belle. Nel singolo racconto di quei momenti, di quella persona che mi stava accanto e che non contribuiva alla mia felicità. Racconto le mie sensazioni e descrivo a modo mio quello che stavo vivendo”.

Le immagini che usi sono calzanti e la scrittura è solida ed evocativa. Qual è l’approccio che ti permette di ottenere questi risultati?

“È una cosa che mi viene abbastanza naturale. Ho iniziato da poco a scrivere, in realtà. Il mio primo brano l’ho scritto a gennaio di quest’anno. Nonusciraidaqui è stato il secondo. Inizialmente mi vergognavo un po’ a far leggere e a far ascoltare quello che componevo, poi ho capito che è una cosa che mi fa bene, perché sono cose che dico di getto, che in quel momento ho bisogno di dire. E non c’è un momento nel quale dico: ‘Adesso mi metto là e scrivo una canzone’, sono cose che mi vengono al momento”.

E arriviamo a X Factor. Com’è maturata in te la decisione di prendere parte al programma?

“È stata una cosa un po’ improvvisa. In quel periodo non stavo facendo niente. Stavo un po’ troppo ferma e ho detto boh, faccio questa cosa, mi iscrivo”. [ride] “Ma all’ultimo minuto, credo fosse l’ultimo mese di casting aperto. E poi è arrivata la chiamata”.

E che esperienza è stata?

“Bellissima. I consigli dei giudici… sono andata principalmente per quello, per avere un confronto con persone che stanno nel settore, che hanno tantissima esperienza. Le cose che mi hanno detto mi hanno aiutata a capire dove migliorare. È stata un’esperienza bellissima. La rifarei”.

Molti artisti che partecipano ai talent finiscono poi nel dimenticatoio. Qual è secondo te la ricetta per non diventare una meteora?

“Continuare a fare musica e non arrendersi mai, neanche quando ci sono momenti un po’ di buio. Non arrendersi e continuare, continuare… Penso che, se deve succedere qualcosa, succede. Ogni cosa ha il suo tempo”.

Prima di salutarti voglio chiederti cosa si augura Nudda per il suo futuro.

“Che la mia musica arrivi a quante più persone possibile, e che le stesse persone possano apprezzare quel che sto facendo e che farò”.

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