Le meteore di Sanremo: che fine hanno fatto?

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Ed eccoli, bellissimi e vincenti, mentre vengono celebrati dal palco dell’Ariston, da Sanremo, da tutta Italia e mettiamoci pure mezzo mondo và! I vincitori di Sanremo sono creature mitologiche, personaggi su cui puntare i riflettori per i mesi successivi e guai a fallire. Sembra quasi impossibile arrivare alla vittoria di Sanremo e scomparire da un giorno all’altro eppure per alcuni è così. Ecco alcune delle meteore di Sanremo.

Le meteore di Sanremo: i Jalisse?

Conosciamo tutti i Jalisse e la loro “Fiumi di parole” che rappresentano in toto questo strano fenomeno della meteora che vanifica tutto il proprio percorso, peggio dell’incantesimo Oblivion di Harry Potter. In realtà, i Jalisse vinsero Sanremo nel 1997 e conquistarono un quarto posto all’Eurovision Song Contest dello stesso anno che gli aprì le porte dei tour europei e americani. Allora l’Eurovision non aveva il pubblico che ha odiernamente e la loro esibizione passò in sordina in Italia. Fino ad oggi il gruppo è in costante attività anche se non ha mai raggiunto la notorietà e il successo che meritavano. Più che parlare di meteora, nel loro caso, si dovrebbe parlare di sfortuna. Proprio quella che ti marchia se non ti trovi al posto giusto e al momento giusto.

Lola Ponce e Giò di Tonno

Lola Ponce e Giò Di Tonno vinsero Sanremo nel 2008 con “Colpo di Fulmine” scritta da Gianna Nannini. Il duo musicale era ben noto per il musical “Quasimodo” e sorpresero tutti con questa bellissima canzone (di cui non ricordo nemmeno una strofa). Peccato non ci sia mai stato un seguito. Giò Di Tonno proseguirà la sua carriera con diversi musical e pubblica il suo album “Giò” nel 2014. Partecipa e vince a Tale e Quale Show nel 2012 e Tale e Quale Shoe Duetti nel 2013, mentre Lola Ponce si dedica al cinema, fa la presentatrice in TV, pubblica il suo album Lola, l’inviata, la testimonial di bikini, la moglie, la mamma. Insomma, qualsiasi cosa pur di non ritornare a cantare con Giò.


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Povia, Cristicchi e Canino chi?

Povia ha vinto Sanremo 2006 con “Vorrei avere il becco”, da allora ha siglato diversi successi, partecipando ad altre rassegne fino a quella del 2013. Gli ultimi anni della sua carriera sono un insieme di complottismo, patriottismo, populismo, borbonismo che lo hanno reso molto popolare sul web. In negativo. Simone Cristicchi affascinò l’Ariston con la sua “Ti regalerò una rosa” del 2007. Da allora ha scritto diversi album impegnati con il proposito di differenziarsi dagli altri cantautori. Peccato che le ultime avvisaglie risalgono al 2013 con il suo “Album di famiglia”, da allora poco altro. Alessandro Canino è quel nome che ti fa dire “CHIIIIII?” ma chi non ha cantato la sua “Brutta” almeno una volta nella vita? Il cantante finì nel dimenticatoio dopo quel grande successo, ritrovandosi a gestire un ristorante e a sfornare un nuovo album  nel 2013.


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Le meteore di Sanremo: quelli sconosciuti davvero

Mino Vergnaghi vince Sanremo 1979 con la sua “Amare”. Da allora si è trasferito in Inghilterra, è diventato un collaboratore di Zucchero e ha pubblicato un Best of dei suoi pezzi. Si dice non abbia avuto tantissimo successo. Gilda ottiene il successo con “Ragazza del sud” nel 1975. Questa cantante, scoperta da Mina, ha capito ben presto che la musica non era la sua strada, preferendo tornare nella sua Biella e lavorare in hotel. Tiziana Rivale è una di quelle cantanti che invece sa bene che la musica è la sua vita eppure non è riuscita mai a sfondare il tetto della celebrità. Vincitrice del 1983 con “Sarà quel che sarà” non ha raggiunto un successo plateale pur continuando a girare l’Italia con i suoi concerti.

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