Sanremo 2022: le pagelle della 1a serata

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Sanremo 2022:

Si aprono le danze: la carovana di cantanti ad esibirsi in questa prima, scoppiettante, serata del Festival di Sanremo 2022 è un mix di veterani e nuove promesse del cantautorato italiano. Vediamo come si sono comportati.

Achille Lauro

È lui ad aprire il Festival di Sanremo 2022. Nonostante sia tra i Big in gara, la sua performance rasenta quella di un super ospite. “Sto vicino a lui perché fa audience”, dice Amadeus nel presentarlo. Lauro, pantalone di pelle, torso nudo e ricoperto di tatuaggi, sorride pregustando l’esibizione. Con lui sul palco c’è l’Harlem Gospel Choir di New York, che esibisce un’immaginetta dello stesso Lauro. Il sospetto è che, più che cantare, dedichino un inno sacro all’artista, manco fosse un dio sceso in terra. O magari il figlio di un dio. Un figlio non battezzato, che non ha bisogno del Giovanni Battista di turno. Lauro ci pensa infatti da sé a battezzarsi sul finire del pezzo. Dissacrante quanto basta, peccato per la performance canora. Voto 6,5

Yuman

Vincitore di Sanremo Giovani con la sua “Mille Notti”, Yuman è una delle nuove leve in gara al Festival di Sanremo 2022. Presenza imponente (stacca Amadeus di diversi centimetri) e voce potente, che impiega un po’ a venir fuori, il giovane di origini capoverdiane parte così così ma si riprende. D’altronde, quel palco mette la tremarella ai veterani, figurarsi se non fa effetto a un giovane e promettente artista. Nonostante tutto la porta a casa. Voto 5

Noemi

Vestito rosa, chioma rossa e fluente e sorriso di porcellana: Noemi somiglia a una ninfa balzata fuori da un libro di fiabe. Una ninfa la cui voce irretisca stanchi viandanti. La performance canora è di livello assoluto. Il timbro graffiante, che esplode quando Noemi spinge, è il suo marchio di fabbrica. Un marchio che resta impresso come la melodia e il testo della sua “Ti amo non lo so dire”. Voto 8.

Gianni Morandi

Torna sul placo dell’Ariston e tra i Big in gara dopo una lunga assenza, e lo fa con un pezzo scritto da Jovanotti. L’emozione è palpabile e gliela si legge negli occhi ogni volta che la camera indugia sul suo volto sorridente. La voce è ferma e l’energia della performance rasenta quella di un esordiente. Non fosse per gli occhi, velati da una patina lucida, verrebbe da pensare che gli scivoli tutto addosso. Ed è forse questo il particolare più bello e significativo di tutta quanta l’esibizione. Voto 6,5

La Rappresentante di Lista

È la terza partecipazione al Festival per il gruppo palermitano. Non proprio veterani, dunque, ma neanche esordienti. Si presentano con un look stravagante che non distoglie l’attenzione dal brano e dalla performance canora. Quella che portano sul palco del Festival di Sanremo 2022 è una canzone dalle sonorità funky, che per un po’ coinvolge anche. La portano a casa ma senza brillare. Voto 6.

Michele Bravi

Nel presentarlo, Amadeus ne tesse le lodi di autore e alza l’asticella delle aspettative. Bravi mette piede sul palco e, quando comincia a cantare, conferma ciò che di positivo Amadeus dice di lui. La sua “Inverno dei fiori” è poetica e intensa. Bravi la sussurra più che cantarla, così che possiamo concentrarci sul testo più che sulla performance canora. Le parole fanno breccia: per un po’ dimentichiamo ciò che ci circonda e viviamo con lui quell’attimo lungo pochi minuti. Voto 7

Massimo Ranieri

Torna al Festival di Sanremo dopo un’assenza di 25 anni. La sua “Lettera al di là del mare” è l’intenso viaggio di un ragazzino che è costretto ad attraversare l’oceano in cerca di fortuna. La speranza che guarda al futuro e le ferite del passato si incontrano a metà strada in questo brano toccante, intenso e malinconico. Voto 7

Mahmood e Blanco

Risulteranno primi in classifica alla fine della serata. I due mostrano una grande intesa durante la performance e nel finale si incontrano in un abbraccio liberatorio. L’esibizione è da ”Brividi”. Le due voci si amalgamano perfettamente e non c’è nulla da aggiungere se non che il primo posto è meritato. Voto 8,5

Ana Mena

Cantante e attrice, Ana Mena debutta sul palco dell’Ariston con “Duecentomila ore”, canzone scritta da Rocco Hunt. È la più giovane concorrente in gara e, nonostante sia la prima assoluta per lei sul palco dell’Ariston, la Hannah Montana spagnola non sembra tradire l’ansia dei colleghi che l’hanno preceduta. L’esibizione non presenta particolari exploit e la voce di Ana Mena ha il freno a mano tirato. Voto 4

Rkomi

Anche per lui si tratta del debutto assoluto al Festival di Sanremo. Si presenta vestito di pelle: giubbotto, pantaloni e guanti. Il riff di chitarra che apre il brano ci illude che si tratti di un pezzo a tinte rock. In realtà è molto di più: una commistione di sonorità diverse che ben si sposano tra loro. Un mix interessante che accende una luce su questo giovane artista. Voto 7

Dargen D’amico

“Sei stato cattivo a mettermi dopo i Maneskin”. Esordisce così Dargen D’amico, che bacchetta Amadeus per la scomoda posizione in scaletta. E non è che abbia poi tutti i torti. Andare in scena dopo l’intensa “Coraline” dei Maneskin, con un brano che strizza l’occhio alla musica dance, somiglia molto a un suicidio artistico. Nonostante ciò concluderà la serata al terzo posto, dietro La Rappresentante di Lista. Voto 5

Giusy Ferreri

Quarta volta per lei sul palco del Festival. È l’ultima a entrare in scena, e forse la sua esibizione risente della tensione accumulata. “Miele”, un’ode all’amore e alle sue cicatrici, è un brano romantico che affonda le proprie radici in un mare di ricordi in bianco e nero. Ricordi che la Ferreri disegna col suo timbro vocale unico, ma i cui colori risultano sbiaditi. Voto 6

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