Achille Lauro: “La donna è l’estremo simbolo della libertà”

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Sanremo 2021 Achille lauro

Dopo mesi di polemiche e discussioni ieri sera è andata in onda la prima puntata di Sanremo 2021, una prova per la Rai, i conduttori e tutti coloro che vi hanno partecipato. L’assenza del pubblico si è fatta sentire, ma i presentatori Fiorello e Amadeus sono riusciti in una grande performance e gli ospiti non sono stati da meno. Tra questi c’è Achille Lauro che quest’anno non gareggia ma ha lasciato al pubblico a casa uno spettacolo senza precedenti.

Sanremo 2021: Achille Lauro icona religiosa?

Nella prima puntata di Sanremo 2021, Achille Lauro si è presentato con un look surreale ed anche questa volta ha stupito il pubblico. Il primo quadro mostrato sul palco dell’Ariston ha fatto da cornice al brano Solo noi: glam rock è il tema. “Sono gli artisti che si spogliano, e lasciano che chiunque possa spiare nelle loro camere da letto – scrive la star su Instagram – e in tutte le stanze della psiche. Esistere è essere. Essere è diritto di ognuno”. Il suo volto è coperto dal trucco dai colori rosa e celeste, lacrime di sangue scendono lungo il viso come a significare che la vita è fatta di pene da scontare e peccati da vivere. La donna è il suo simbolo di libertà ed è per questo che non rinuncia a vestire i suoi panni.


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Achille Lauro: “Non sono un santo”

La star è in edicola in copertina per il giornale Vanity Fair nelle sembianze di un’icona religiosa. Come spiega in una lettera rilasciata alla rivista, è un mondo che gli appartiene. “I santi e le Madonne sono immagini che fanno parte della mia storia, della mia gallery esistenziale – inizia a scrivere – Anche grazie a loro, ho imparato a generare me stesso, senza aiuti, trattando la creatività come uno Spirito Santo“. Quella della copertina è un’immagine provocatoria unita a una confessione in cui l’artista va alle radici della sua poetica e della sua estetica, da sempre dirompenti. L’artista si distacca dagli stereotipi e dalla banalizzazione. Il suo modo di essere è una lotta contro le etichette e nasce da una diversità che Lauro ha percepito fin da bambino, così come la mancanza d’amore. “Io ringrazio le persone che non mi hanno amato” confessa.

(Immagine ricevuta dall’Ufficio stampa Vanity Fair)

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