Il co-fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, scrive una lettera aperta nella quale critica Zelensky e accusa “nazionalisti estremisti” ucraini di aver instradato l’Ucraina sul sentiero di guerra.
Perché Roger Waters non si esibirà in Polonia?
Oggi si parla di Roger Waters e non per meriti artistici. Il co-fondatore dei Pink Floyd ha rilasciato dichiarazioni controverse sulla situazione in Ucraina. In una lettera aperta che aveva come destinataria Olena Zelenska, la first lady ucraina, Waters ha mosso accuse all’indirizzo del presidente Zelensky. Secondo il leggendario musicista, il presidente ucraino avrebbe disatteso le promesse elettorali di pace nel Donbass. Ha poi puntato il dito contro “nazionalisti estremisti” ucraini che avrebbero “messo il Paese sulla strada di questa disastrosa guerra”. La risposta dei diretti interessati non si è fatta attendere.
Roger Waters: la risposta di Olena Zelenska
Roger Waters non ha mai menzionato la Russia né le sue responsabilità, lasciando spazio a libere interpretazioni circa il suo pensiero su questo conflitto. La first lady ucraina, invece, hanno espresso più che chiaramente il proprio stato d’animo in merito alle dichiarazioni del musicista. “Dovresti chiedere la pace al presidente di un altro Paese”, ha scritto Olena Zelenska su Twitter. La first lady ha anche rimarcato, qualora ce ne fosse bisogno, la responsabilità della Russia nell’invasione Ucraina. Come prevedibile, le dichiarazioni di Waters hanno avuto poi un “effetto farfalla” sui concerti che il musicista avrebbe dovuto tenere in Polonia.
La Live Nation Poland cancella i live
La Live Nation Poland, promotrice dei concerti che Roger Waters avrebbe dovuto tenere, ha annullato i live. Un consigliere comunale di Cracovia, tale Lukasz Wantuch, ha esortato i fan del musicista a boicottarne i concerti. La risposta di Waters è stata un posto su Facebook: “Hey, Lukasz Wantuch, leave them kids alone”. I consiglieri comunali di Cracovia hanno poi stilato una risoluzione contro Waters, al fine di dichiararlo “persona non grata”. Il musicista ha accusato i suoi detrattori di censura, versando benzina sul fuoco. Era prevedibile l’effetto che le dichiarazioni di Waters avrebbero suscitato in Polonia, alleata dell’Ucraina in questa guerra.