Sarà il regista francese Robert Guédiguian, Premio alla Carriera “Pier Paolo Pasolini”, ad aprire la 48esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino.
Quando verrà consegnato il riconoscimento a Robert Guédiguian?
Il riconoscimento intitolato al fondatoredel festival cinematografico irpino gli sarà consegnato il 3 dicembre nel corso di una serata d’onore al Cinema Partenio (Via Giuseppe Verdi, ingresso libero).
La retrospettiva
aestro del cinema sociale e politico d’oltralpe (À l’attaque!, Le passeggiate al Campo di Marte, Le nevi del Kilimangiaro, La casa sul mare, Gloria Mundi), cantore della sua Marsiglia, a Robert Guédiguian sarà dedicata una retrospettiva che comprende anche l’ultima recente opera “E la festa continua”.
Ospiti
Guédiguian è il secondo grande ospite internazionale dopo il cineasta statunitense Paul Schrader (Premio alla Carriera “Laceno d’Oro”) annunciato dall’edizione 2023 della storica rassegna ‘del cinema del reale’ di Avellino, a conferma della sua capacità di attrazione e indiscussa originalità: il programma nel dettaglio sarà illustrato venerdì 1° dicembre alle ore 10:30 presso la sala Grasso del palazzo Caracciolo (piazza Libertà 1, Avellino), sede istituzionale della Provincia.
Robert Guédiguian
Passione per il cinema sociale e politico, questo è il tratto distintivo di Robert Guédiguian: regista francese, nato nel 1953, da padre armeno e madre tedesca, ha fatto della sua città, Marsiglia, «la forma e il linguaggio» del suo cinema. Quello che un tempo era il quartiere poco distante dai dockers descritti dal poeta Louis Brauquier, l’Estaque, oggi inglobato nello scalo, è la scenografia naturale della sua infanzia. Un mondo «strutturato dal movimento operaio», segnato dalla solidarietà umana, un marchio alla sua coscienza di artista e anche, militante.
Gli anni 70
Negli anni Settanta si trasferisce a Parigi, dove incontra il regista René Féret con il quale firma le prime sceneggiature. L’esordio alla regia arriva infatti, nel 1981 con “Dernier été”, portando sul grande schermo la realtà proletaria della Francia meridionale, tra il fallimento della sinistra, il tramonto della collettività e la nuova era dell’individualismo.
“Rouge Midi”
Temi che ritornano in “Rouge Midi” (1983) e “Ki lo sa?” (1985). Fonda la AGAT Films & Cie, società che produrrà i lavori di autori affermati ed esordienti come Paul Vecchiali, Lucas Belvaux, Sólveig Anspach, Cédric Kahn, Lech Kowalski, Éric Zonca, Pierre Salvadori, Diego Lerman. Dopo “Dieu vomit les tièdes” (1989), dirige “L’Argent fait le bonheur” (1993), film con distribuzione televisiva che inaugura la lunga collaborazione con lo sceneggiatore Jean-Louis Milesi. Con il successo di “À la vie, à la mort!” (1994) cede alla successiva fiaba d’amore “Marius et Jeannette” (1997), aprendo la sezione Un certain regard del 50º Festival di Cannes.