Ritorniamo a parlare di anime e manga! Il protagonista di oggi è un manga apparentemente banale, ma che nasconde significati profondi (come quasi tutti, in verità).
Kodomo no Omocha (letteralmente I giochi dei bambini) è un manga ideato da Miho Obana, che ha visto la luce nel 1995. Il titolo, spesso abbreviato in Kodocha, fa riferimento al programma televisivo del quale fa parte la protagonista, Sana Kurata, da noi ribattezzata Rossana Smith.
Il primo episodio televisivo si apre con la nostra protagonista tredicenne, Rossana appunto (anche se nella serie viene sempre chiamata solo Sana, mai col nome intero) che si prepara per andare a scuola in una giornata tipo. Tutto normale, insomma… tranne che la sua non è una classe normale. Appena aperta la porta, infatti, quello che si presenta ai suoi occhi è una situazione che poco ha di ordinario. Banchi volanti, compagne disperate, l’insegnante in lacrime… e lui, l’artefice di tutto ciò, che risponde al nome di Heric (Hayama Akito in originale), seduto sul suo banco ad ascoltare la musica.
Fin da subito apprendiamo i punti fondamentali dell’intera storia. Il primo è che questa anarchia dura ormai dall’inizio dell’anno, ed è come già detto opera, almeno virtualmente, del giovanissimo ribelle. La seconda è che Sana non è solo una semplice studentessa, ma una famosa star televisiva, cosa che se la rende ammirata dai suoi coetanei, parimenti suscita malcontenti e invidie. La giovane non ha però intenzione di abbassare la testa di fronte al bullismo dei compagni di classe e così, aiutata da Terence, amico di Heric, decide di dargli una lezione, riuscendo così a ristabilire un ambiente tranquillo per tutti.
Ma naturalmente non finisce qui. Heric non è un bullo per il gusto di esserlo, non gode a sovvertire l’ordine e ad umiliare gli altri; il suo comportamento è dovuto alla sua difficile situazione familiare, ma questo Sana lo comprende solo in seguito. Matura così in lei la decisione di aiutarlo, anche se lui non si dimostra d’accordo.
Da qui il rapporto fra i due si costruisce instaurando prima rispetto, poi fiducia, infine un sentimento che sembra anche più forte di quello che l’età consentirebbe, e altrettanto distruttivo. Fra loro è infatti tutto un litigare e riappacificarsi, respingersi ma allo stesso tempo esserci sempre l’uno per l’altra. E quante di noi, ragazzine dell’epoca, non aveva una cotta per Heric?
In Italia la serie televisiva è stata trasmessa solo nel 2000 e conta 102 episodi, pur con mille tagli e censure (un esempio lampante la scena in cui Heric chiede a Sana di ucciderlo, nei primi episodi). Non mancano però le scene divertenti e le gag, alternati a momenti di profonda riflessione (Sana che incontra la sua madre naturale, per dirne una). Quanto al finale, non è lo stesso per anime e manga; permane il viaggio a New York di Sana, ma nell’anime tutto rimane aperto dopo il famoso bacio sul tetto della scuola. Il manga invece prosegue ancora negli anni, con matrimonio e tutto quello che ne consegue.
Riguardandolo oggi ci si può rendere conto di quanto fosse un prodotto decisamente adulto per l’epoca e per un pubblico di bambini. Tuttavia, personalmente chi vi scrive ne consiglia la visione, non fosse altro per una delle storie d’amore più belle dei manga di tutti i tempi. Se siete interessati, dunque, non dovete far altro che sintonizzare la vostra tv su Italia 1, a partire dal 26 agosto alle otto e dieci.
https://www.youtube.com/watch?v=_HBKUhz3jFo
Sono d’accordissimo con l’articolo…e proprio da non perdere!!!solo un paio di precisazioni.. all’ inizio dell’ anime i protagonisti hanno 11 non 13 anni( sana ne compie 13 proprio nelle ultime puntate dell’ anime, appena prima della scomparsa da scuola di nakao )…kodomo no omocha tradotto è ” il giocattolo dei bambini”…un altra piccola cosa è che, nonostante sia vero che la protagonista viene quasi sempre chiamata sana, è capitato di chiamarla rossana qualche volta nell’ anime.