Nel suo attesissimo secondo album, la pop star Rita Ora dimostra che le cose buone arrivano a coloro che sanno aspettare
Ci sono voluti sei anni a Rita Ora per pubblicare il suo secondo album. Sei anni dove c’è stato anche il disastro causato dalla precedente etichetta discografica Roc Nation, le sue avventure cinematografiche nella serie “Fifty Shades”, le campagne pubblicitarie “Tezenis” e la televisione dove ha partecipato come giudice ai talent “X Factor” e “The Voice”. Ora finalmente, Rita è rinata come cantante e nelle scorse settimane ha rilasciato il nuovo album “Phoenix“.
I singoli di gran successo estratti dall’album sono stati rilasciati da più di un anno, a cominciare dal grande successo di Ed Sheeran “Your Song”, che ha dominato le hit radiofoniche nell’estate dello scorso anno. Poi c’è stato il momento di “Anywhere” che senza dubbio rimane il miglior brano di Rita fino ad oggi. Successivamente è arrivata la collaborazione in “Girls” insieme a Cardi B, Bebe Rexha e Charli XCX.
Lungo la strada, ci sono state le collaborazioni con Liam Payne nella colonna sonora di “50 Shades Freed”, e con Avicii dove il brano è stato incluso nell’album come tributo al defunto DJ.
Questa non è stata sicuramente una brutta cosa: attraverso questi singoli e collaborazioni, l’artista ha passato gli ultimi due anni a ristabilirsi come cantante, e questo ha reso “Phoenix” un ottimo album. Musicalmente l’album è veramente ricco come il sound elettronico in brani “New Love” e in “Only Want You”. Naturalemte l’album ha anche dei punti deboli come le collaborazioni con Julia Michaels nel brano “Keep Talking” e in “Summer Love” con Rudimental.
Tutto sommato, “Phoenix” è tutto ciò di cui gli estimatori di Rita Ora avevano bisogno, ci sono voluti sei anni ma l’artista ha dato prova che chi sa aspettare viene ben ripagato. Voto 3/5.