Senza nessun annuncio, il divo della musica Ricky Martin é tornato con un nuovo EP intitolato “Pausa”. Il progetto arriva alcuni mesi dopo la collaborazione con Sebastian Yatra “Falta Amor”, un brano in cui le due meravigliose voci riuscivano a trasmettere davvero moltissimo. La mancata inclusione del brano in questo EP risulta abbastanza anomala: le canzoni incluse in “Pausa” sono quasi tutte delle collaborazioni con altri artisti latini, e fra l’altro quasi nessuno di loro possiede uno strumento vocale interessante come quello di Yatra. L’unica canzone da solista inclusa nel disco é “Tiburones”, altro singolo recente dell’artista che abbiako potuto ascoltare circa un mese fa.
Pausa: un Ricky Martin insolitamente down tempo
Se pensiamo a Ricky Martin é difficile non associare il cantante e ballerino a successi movimentati come “Livin La Vida Loca”, “Maria” o “La Mordidita”; certo, nel suo repertorio sono presenti anche ballad come “Nobody Wants To Be Lonely”, ma il grosso dell’attenzione é sempre stato su altra musica. In questo disco, però, Ricky si affida come non mai ad un tempo lento, senza trascinarci in pista con le ritmiche calienti che lo contraddistinguono: una scelta che tuttavia ci porta a materiale con poco mordente, nonostante Ricky possegga senza dubbio una voce che può risultare molto interessante anche in brani più impegnativi.
Il problema di “Pausa”, del resto, non é tanto Ricky Martin quanto i vari ospiti presenti nelle canzoni. Quasi nessuno fra gli ospiti ha infatti uno strumento vocale degno di nota, e giacché nel complesso interpretano circa metà progetto il risultato dipende moltissimo dalle loro esecuzioni. Fa eccezione ovviamente Sting, che tuttavia qui non brilla. In definitiva ci troviamo davanti ad un progetto che non aggiunge molto alla grandissima carriera di Ricky Martin, e che sembra essere stato buttato fuori quasi per caso. Da lui ci si può aspettare decisamente di meglio.