Durante la sua ultima conferenza stampa, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la data in cui cinema e teatri potranno riaprire i battenti. Si tratta del 15 giugno 2020, data a partire dalla quale le opere cinematografiche italiane potranno finalmente ricominciare ad uscire e gli attori teatrali potranno tornare ad esibirsi. Oltre alla questione del cinema italiano, chiaramente, non dobbiamo dimenticarci di vari film stranieri usciti in altri mercati ma non ancora in Italia, un po’ perché da noi la pandemia è scoppiata prima e un po’ perché spesso le uscite dei film sono diversificate nei vari mercati.
Tra questi non mancano film che sono stati pubblicati in anteprima su portali streaming proprio per ovviare all’inconveniente sanitario, ma che probabilmente adesso avranno modo di approdare anche sul grande schermo – clicca QUI o QUI per alcuni esempi. Un fattore di cui tuttavia non dobbiamo dimenticarci che alcune opere potrebbero ormai essere legate in esclusiva temporanea ad alcune piattaforme, e questo potrebbe chiaramente impedire il loro debutto in sala. Ma cosa vuol dire effettivamente “riapertura cinema e teatri”? Scopriamolo insieme.
Riapertura cinema e teatri: le modalità
Chiaramente, la riapertura dei cinema e dei teatri non sarà un “libera tutti”, un ritorno alle sale iper affollate a cui eravamo abituati (in alcuni casi) in passato. Le norme di distaziamento sociale e l’obbligo di mascherine al chiuso continueranno ad essere presenti anche a partire da quella data, e la speranza principale è che le persone non siano troppo spaventate e decidano dunque di ritornare alle loro vecchie passioni con le dovute precauzioni. Sarà inoltre vietato il consumo di cibo o bevande in sala, pratica chiaramente incompatibile con l’uso della mascherina, e nel contempo si avrà l’obbligo di sottoporsi al termoscanner. È poi sconsigliato l’utilizzo di denaro contante, mentre è consigliata la prenotazione del biglietto online. Le regioni conservano inoltre il diritto di aggiungere o eliminare determinate restrizioni a questo provvedimento.
Non si avvera dunque la previsione di un eventuale ritorno al drive in, possibilità che avrebbe probabilmente garantito un minore rischio di contagio ma non avrebbe aiutato molti proprietari di cinema e soprattutto avrebbe richiesto l’allestimento di spazi adibiti a questo ruolo. Vedremo inoltre, per quanto riguarda il teatro, come si organizzeranno le varie compagnie in relazione al distaziamento sociale: una norma di sicurezza che chiaramente anche gli attori dovranno seguire, a meno che non si tratti di persone conviventi.