Anni dopo la realizzazione dell’ultimo classico Disney “Oceania”, in un periodo straricco di live action e film veri e propri realizzati dalla Disney ma nel contempo poverissimo dei suoi “cartoni”, la celebre azienda d’intrattenimento ha finalmente annunciato un nuovo cartoon! Il suo titolo sarà “Raya and The Last Dragon” ed arriverà l’anno prossimo, nel Novembre 2020: una pubblicazione che lo renderà quindi disponibile subito dopo “Frozen 2” e “Mulan”, rispettivamente sequel di uno degli ultimi classici animati Disney e live action di un classico degli anni ’90. Ma di cosa parlerà questo nuovo cartoon? Scopriamolo di seguito!
Ispirato alla cultura asiatica (ed avente dunque qualcosa in comune con Mulan), “Raya and The Last Dragon” parlerà di una ragazzina guerriera di nome Raya che dovrà trovare l’ultimo dragone rimasto nel mondo per poter bloccare una forza terribile ed oscura che sta cercando di impadronirsi del pianeta: un mix fra “Mulan”, “American Dragon” e “Nelle Pieghe del Tempo” dunque, che promette tuttavia un intrattenimento di livello ed un ritorno delle gloriose animazioni che ci hanno fatto sognare per decenni. Ad annunciarlo è stata la Chief Creative Officier della Disney, Jennifer Lee, attraverso un discorso tenuto ieri nel bel mezzo del ventitreesimo Expo Disney, ricorrenza nel segno della quale si sono tenuti vari eventi.
CHRISTINA AGUILERA, INTERPRETE DELLA COLONNA SONORA DI MULAN, ELETTA “LEGGENDA” DALLA DISNEY
Oltre al logo che potete ammirare sopra, un’altra immagine è stata rivelata: essa mostra il look di Raya, protagonista del già attesissimo cartoon.
La trama di “Raya and The Last Dragon” conferma un trend degli ultimi anni: l’epoca delle principesse che subiscono le vicende piuttosto che combattere per esse è finito, ora è tempo che le ragazze protagoniste dei lavori Disney combattano con o senza l’aiuto di un uomo invece di essere salvate dai loro agognati principi!
Vedremo nella fattispecie quali saranno le avventure di questa ragazza, la quale avrà l’onore e l’onere di portare la cultura sud-asiatica nei grandi schermi d’occidente e di aiutare i bambini a conoscere meglio il mondo: un po’ quello che “Il Re Leone” fece a suo tempo con le filosofie e religioni di matrice africana. A proposito del Re Leone: clicca QUI per leggere la nostra recensione del live action!