Quentin Tarantino esprime la sua opinione su Joker

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Quentin Tarantino

Quentin Tarantino esprime la sua opinione su Joker, Il film diretto da Todd Philips e rilasciato nelle sale nell’ottobre 2019, è riuscito fin da subito a far parlare di se, dividendo l’utenza tra chi lo acclamava come film del secolo e chi urlava al sopravvalutato.

Cosa ha detto Quentin Tarantino su Joker?

Quentin Tarantino ed Edgar Wright sono stati protagonisti di un lunghissimo podcast per Empire Magazine che ha toccato vari punti e in questo Quentin Tarantino ha espreso la sua opinione sul film di Todd Philips, Joker, in particolare della scena in cui Arthur Fleck è ospite del talk show di Murray Franklin (Robert De Niro), che ha come tragico culmine, si perdonerà lo spoiler ormai caduto in prescrizione, all’uccisione del conduttore. 

Le sue parole

“La sovversione del film è tutta in quella scena del talk show, dove è palpabile l’intera atmosfera della platea cinematografica sta cambiando. È sovversiva al massimo, è profonda proprio per questa ragione: non si tratta solo di generare suspense, di creare eccitazione, di essere avvincente. La sovversione esercitata dal regista sul pubblico risiede tutta nel fatto che Joker che è fuori di testa. Il personaggio di Robert de Niro non è un villain. Sembra st*onzo, ma non è più st*onzo di un David Letterman qualunque. È il classico stupido da talk show. Non è il villain di un film, non merita di morire. Eppure, mentre il pubblico guarda Joker, desidera che lui uccida Robert De Niro. Vogliono che estrae la pistola e gli fa esplodere la testa puntandogliela a un occhio. Se Joker non l’avesse fatto fuori? Ci saresti rimasto male. Così si verifica la sovversione ai massimi livelli. Il film porta il pubblico a pensare come un pazzo fuori di testa. E se qualcuno dice di non aver desiderato di vedere quella cosa, sta mentendo”.

La stoccata

Parlando del film di Todd Phillips, che ha messo ampiamente d’accordo critica e pubblico a livello internazionale e inaugurato, secondo qualcuno, una possibile via urbana e realistica al “cinecomic d’autore” (sic). Tarantino, però, è di altro avviso: “Ma è un po’ l’unica nota degna di merito del film, quella scena. Cioè, siamo a questo? Dei grandi film degli anni settanta rifatti in chiave pop? Taxi Driver diventa Joker, Apocalypse Now diventa Ad Astra, ogni cosa che diventa la versione pop di film che erano provocatori per davvero e sono usciti tempo fa”.Con questo il regista vuole dire che oggi il cinema sembra troppo legato ai vecchi classici, e fa difficoltà a produrre prodotti originali.


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