Non ci saranno cortei né manifestazioni per le strade delle città quest’anno, ma per fortuna esistono altri modi per festeggiare il Pride Month. Quello che vi consigliamo noi è un bel binge watching delle serie tv a tema presenti sul catalogo Netflix. Ce ne sono veramente tantissime disponibili e ne abbiamo selezionate alcune per voi.
Tales of the city (2019, originale Netflix)
È probabilmente la miniserie più Pride dell’intero catalogo Netflix. Uscita nel giugno 2019 in occasione del Pride Month, appunto, racconta le vicende di una comunità queer di Los Angeles. È il quarto capitolo di una saga cominciata nel lontano 1993, ma è fruibile dallo spettatore anche senza aver visto le narrazioni precedenti. Nel cast Ellen Page (Juno) e Olympia Dukakis (Oscar per Moonstruck, 1988 ).
Tales of the City si propone come obiettivo primario quello di rappresentare questa altra realtà che esiste, e va bene così. Perchè normale dev’essere, sempre a patto che normale significhi realmente qualcosa. E non solo ci riesce, ma va ben oltre. Quello che era nato come un ritratto di un’atipica famiglia queer si è trasformato ben presto in un’indagine delle sfumature più complesse e meravigliose dell’animo umano.
Imperdibile e vivamente consigliato. Tales of the City racchiude in sé anche uno straordinario episodio in costume, tesoro nascosto della serie.
Modern Family (2009 – 2020)
Una delle comedy più in voga degli ultimi anni è stata recentemente aggiunta al catalogo Netflix. Non si contano nemmeno i premi assegnati. Tra Emmy e Golden Globe la serie se n’è portati a casa davvero parecchi.
L’innovazione principale di Modern Family sta nel fatto che una delle famiglie protagoniste della serie sia una coppia omosessuale (Jesse Tyler Ferguson, Eric Stonestreet). Una mossa decisamente positiva, che ha permesso di portare alla luce dibattiti riguardanti il matrimonio o l’adozione per queste coppie. Ma certo Modern Family non si limita a questo. I due sono solo una delle famiglie sui quali vengono puntati i riflettori, ma come loro ce ne sono altre a cui dev’essere riconosciuta uguale attenzione. Famiglie in cui sì, nucleo è composto dal tradizionale accostamento uomo-donna, ma che in ogni caso di tradizionale hanno ben poco.
Il Pride Month è dunque l’occasione giusta per rivedere una delle comedy meglio riuscite dell’ultimo decennio. O per recuperarla, se non le avete mai dato una possibilità.
SKAM Italia (2018 – 2020)
Sebbene solo la quarta stagione sia originale Netflix, l’intera serie è un gioiellino della piattaforma streaming. Interamente prodotta in Italia, è un teen drama ambientato in un liceo romano. Segue le avventure di un gruppo di adolescenti alle prese con i piccoli grandi problemi tipici dell’età.
La particolarità del format è che ogni stagione ha un focus ben preciso, e nella seconda il protagonista è Martino (Federico Cesari). Il ragazzo si scopre innamorato di Nico (Rocco Fasano), un giovane poco più grande di lui e studente nello stesso liceo. L’intera stagione è dunque un viaggio nell’interiorità di Martino, che piano piano arriverà ad accettarsi e ad aprirsi alla relazione con l’altro.
Vi consigliamo SKAM anche, e soprattutto, per la veridicità con la quale questa ed altre tematiche sono state trattate. Adattissimo al binge watching nel Pride Month.
Orange is the new black (2013 – 2019, originale Netflix)
Orange is the new black non ha bisogno di presentazioni. Ispirato alla storia vera di Piper Kerman, la serie racconta di un gruppo di donne prigioniere in un carcere femminile. In un continuo susseguirsi di flashback, si intrecciano passato e presente delle detenute, tra le quali si instaurano anche relazioni amorose.
Senza esclusione di colpi, i rapporti interpersonali vengono rappresentati per ciò che sono. Dolci o crudi che siano. Ed è esattamente questo che ci ha piacevolmente colpiti. È senza dubbio uno dei drammi Netflix meglio riusciti.
Grace and Frankie (2015 – in corso, originale Netflix)
Jane Fonda (Oscar per Coming Home, 1978) e Lily Tomlin (Nine to Five) hanno dato vita ad una delle dramedy più spassose e intense della piattaforma streaming. Ma anche degli ultimi anni, possiamo dirlo. La serie si apre con la dichiarazione di Robert (Martin Sheen) e Sol (Sam Waterston), mariti delle due, di voler il divorzio perché intenzionati a sposarsi tra loro.
Osservata dal punto di vista femminile, la serie non indaga tanto la scoperta della propria omosessualità, quanto la difficoltà dell’accettazione da parte di coloro che stanno attorno. E se si tratta di due arzille settantenni sposate da quarant’anni, beh la questione è tutt’altro che semplice. Grace e Frankie si scopriranno complici in questa inusuale situazione, dando vita ad una meravigliosa amicizia che non dimenticherete facilmente.
Consigliata in qualsiasi periodo dell’anno, non solo nel Pride Month.
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