Pollon: dal manga una piccola dea in addestramento

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Non basta essere la figlia di un dio per poter diventare una dea provetta. Lo sa bene la giovanissima Pollon, protagonista del manga omonimo.

Di cosa parla Pollon?

Ochamegami monogatari korokoro Poron è il titolo in originale di questo manga, che nel nostro Paese è stato tradotto come C’era una volta Pollon. Il suo primo esordio, firmato da Hideo Azuma, è datato 1977 (in Italia arrivò sugli schermi nel 1984), e non è forse esagerato affermare che nel tempo è diventato un piccolo cult.


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Le vicissitudini di una dea in erba

Se conoscete un po’ la mitologia greca, saprete che Zeus, il padre degli dei, era un impenitente donnaiolo. Uno dei suoi tanti figli era Apollo, e proprio Apollo è padre della piccola Pollon, anche se non conosciamo il nome della madre. Il sogno più grande della bambina è diventare una dea potente, bellissima e stimata da tutti, ma la strada per raggiungere l’obiettivo non sarà sempre semplice. Tuttavia il nonno Zeus le viene in aiuto, regalandole un salvadanaio magico: ogni volta che lei compirà una buona azione lui le donerà una moneta. Quando il salvadanaio sarà finalmente pieno, potrà finalmente aspirare a realizzare il suo sogno.

Viaggio nella mitologia greca

Pollon vive naturalmente sull’Olimpo, che è provvisto di tutte le comodità che abbiamo oggi, compresa la tv. Trascorre però la maggior parte del suo tempo sulla Terra, proprio per guadagnarsi monete attraverso buone azioni, in compagnia di un dio già esperto, Eros, figlio di Afrodite (ma molto meno bello di come lo immagineremmo). La sua famiglia è composta da tutti gli dei maggiori: i nonni, Zeus ed Era, sempre in lite a causa delle infedeltà di lui, e con lei che indossa calze a rete e abito rosso. I vari zii, tra cui Poseidone, che nonostante sia dio del mare non è in grado di nuotare. Ma anche la zia sorella del padre, Artemide, la bellissima Afrodite e il suo sposo Efesto.

Miti celebri e non

Nel corso della storia si ritrovano diversi miti della tradizione classica, primo fra tutti, nel secondo episodio, quello di Dedalo e Icaro. Ma anche Apollo e Dafne, Narciso, Argo e Io, Pigmalione e le sue statue, Atlante, Achille, Orfeo ed Euridice, anche se rivisitati in chiave ironica e soprattutto edulcorati dalle parti più cruente (come gli stupri, ad esempio). Negli ultimi episodi troviamo anche il vaso di Pandora, ultima prova di Pollon prima di diventare una dea a tutti gli effetti.

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