Il brano “San Lorenzo” è il terzo singolo tratto dal prossimo album di Pagoda, intitolato “Amerigo Hotel” e in uscita il 18 febbraio.
Chi è Pagoda?
Pagoda è il progetto musicale del cantautore Giacomo Asti. Forte delle esperienze precedenti e delle influenze derivanti da REM, Tom Petty and The Heartbreakers e Wilco, il cantautore parmigiano combina narrativa, catarsi e biografia in ogni brano. A questa “San Lorenzo” Pagoda affida pensieri e riflessioni personali: “Penso che San Lorenzo parli della paura, ma non di quella che si avverte di fronte a un pericolo improvviso e imminente, bensì di quella che lasciamo crescere lentamente dentro di noi e ci lascia privi di energie e desideri. Il personaggio di questa canzone se la prende con la sua compagna, ma più in generale con la sua stessa vita, grama e frustrante. […] Non si prende la responsabilità delle proprie scelte. Così guarda le stelle di San Lorenzo ed esprime un desiderio, uno che lo faccia fuggire dalla realtà, ma è rimasto privo di desiderio dentro di sé e non credo che la sua vita migliorerà finita la canzone”.
Pagoda: “San Lorenzo”
Anche le esperienze del songwriting e della produzione in studio diventano parte integrante del significato che il brano assume per l’autore. A tal proposito Pagoda commenta: “Ho scritto questo brano a intermittenza, nell’arco di un annetto, ma suona comunque molto naturale e sono felice di questo. Devo ringraziare i musicisti per come l’hanno interpretata, soprattutto Leonardo Barbieri che l’ha arrangiata insieme a me, ma anche Simon e Dave de La Buca per come l’hanno ripresa. Questa è stata la prima canzone che abbiamo registrato per il mio disco”.
Amerigo Hotel
“Ricordo perfettamente tutta l’ansia e le preoccupazioni accumulate in mesi di produzione abbandonarmi appena i ragazzi hanno iniziato a suonare. In quel momento ho capito che sarebbe andato tutto bene. È stato un bel sollievo”m dice Pagoda. Il brano “San Lorenzo” è disponibile su tutte le piattaforme digitali. L’album, dal quale il singolo è tratto (Amerigo Hotel) è prodotto presso La Buca Recording Club di Montichiari sotto la supervisione di Dave “Dave” Chiari e Simone Piccinelli.