“Paga ora!” La star di Breaking Bad attacca Netflix

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Aaron Paul (Jesse Pinkman sullo schermo) chiama in causa Netflix.
Lo sciopero degli attori prosegue a pieno ritmo a Hollywood. Mentre migliaia di persone partecipano a questo movimento sociale, alcune delle figure di spicco del settore non esitano a prendervi parte. È il caso in particolare delle star di Breaking Bad, Bryan Cranston, Bob Odenkirk e Aaron Paul.

Quest’ultimo, che sullo schermo interpreta Jesse Pinkman, ha espresso la sua indignazione in un’intervista a The Independent. In particolare, ha parlato del metodo di pagamento utilizzato da Netflix, che trasmette la serie:

Per essere del tutto onesto, non ricevo un centesimo da Netflix per Breaking Bad e penso che sia una follia. Penso che molte di queste emittenti sappiano di averla fatta franca non pagando le persone per quello che valgono e che sia arrivato il momento di farlo”.

Per capire questa affermazione, bisogna sapere che gli attori vengono pagati in più quando una loro serie viene trasmessa in TV. Ma al momento non esistono norme che regolano le piattaforme di streaming. Aaron Paul spera quindi che le trattative attualmente in corso permettano di fare progressi su questo tema.

L’AI al centro dello sciopero


Presente allo stesso picchetto (fuori dagli studi Sony Pictures), Bryan Cranston ha spiegato: “Non li stiamo rendendo nemici. Non sono cattivi. Sono persone con cui lavoreremo di nuovo prima o poi. Vogliamo solo che vedano la realtà”.

Va notato che lo sciopero degli attori è motivato anche da questioni diverse dalla retribuzione. Lo stesso vale per l’intelligenza artificiale. Conosciamo, ad esempio, i progressi compiuti negli ultimi anni in termini di doppiaggio sintetico, che possono giustamente preoccupare i professionisti interessati.

Lo stesso vale per i deepfake e per le tecniche che possono addirittura riportare in vita gli artisti, rendendoli più giovani o più vecchi. Sono tutte tecnologie che richiedono una chiara regolamentazione negli anni a venire.

Se siete interessati all’argomento, potete rileggere il nostro precedente articolo in cui abbiamo esaminato le serie e i film che probabilmente saranno rinviati a causa dello sciopero.

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