Operazione Varsity Blues. Nel 2019 il caso Varsity Blues (si chiama come l’omonimo film cult del 1999 con James Van Der Beek di Dawson’s Creek) ha tenuto banco su quotidiani e magazine ed è stato lo scandalo made in America più caldo dopo quello del #MeToo, seppur in ambiti diversi.
Chi è Rick Singer?
Se conoscevi Rick Singer prima del 2019, è probabile che tu abbia lavorato per un’università prestigiosa o che fossi un genitore molto, molto ricco. L’uomo alto con il taglio di capelli grigio da mostro di Frankenstein gestiva un’attività di consulenza e consulenza universitaria chiamata “The Key”; essendo stato un vero allenatore di basket di una scuola superiore a Sacramento, in California, vestiva ancora la parte quando visitava i potenziali Ivy Leaguers, tanto meglio per irradiare l’autorità del duro amore. A pagamento, aiutava a preparare i bambini a entrare nelle migliori università, Stanford e Yales e altri istituti di istruzione superiore che aprono le porte alla classe superiore americana. (Operazione Varsity Blues)
Il metodo Singer
Quello che Singer stava davvero vendendo era qualcosa di un po ‘più incerto. Ecco come l’ha definita: c’è il metodo “porta d’ingresso” per entrare in un college di alto rango, attraverso voti, duro lavoro e merito. C’è il modo “porta sul retro”, in cui mamme e papà ricchi fanno una donazione considerevole a un’università. Non garantisce l’ammissione, ma mette uno studente nel radar della commissione per l’ammissione.
Porta laterale
Singer, tuttavia, si è specializzato in un’opzione “porta laterale”, in cui i genitori hanno fatto una donazione estremamente cospicua al ramo della fondazione della sua attività, che ha poi utilizzato per corrompere allenatori, reclutatori atletici e amministratori universitari. (Operazione Varsity Blues)
La tecnica
il coach falsificava in particolare i meriti sportivi dei loro figli (che in USA permettono di accedere tramite borse di studio apposite agli atenei della Ivy League e delle altre università top) con finti certificati, foto di finte gare photoshoppate, fintu trofei.
Il documentario-Operazione Varsity Blues
Nel documentario di Netflix scopriremo questo caso dal punto di vista delle vittime e dei protagonisti della vicenda, in cui rientrano sia figli di imprenditori, CEO di aziende importanti e anche di celebrities di alto livello come appunto la Loughlin e Huffman.
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