Netflix a dicembre: sempre più arduo non perdersi nel vasto catalogo

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Netflix a dicembre sforna molti titoli: horror, action, romance, gangster story, disaster movie, film e serie provenienti da tutto il mondo inediti, poco conosciuti o da (ri)scoprire.  Ecco cosa non farvi sfuggire dalla piattaforma digitale.

Cosa propone, Netflix a dicembre?

È sempre più arduo non perdersi nella vasto catalogo di Netflix, specialmente a dicembre, quando i titoli in uscita segnalati sono per lo più legati all’avvento delle festività e una minore attenzione viene dedicata dalla rete alla segnalazione di prodotti che esulano dalle commediole sommerse di neve, lucine e bontà natalizia. Anche queste mese abbiamo selezionato film e serie che hanno ricevuto minore o nulla visibilità ma che meritano di essere scoperti: action bizzarri, horror minimalisti, storie d’amore in salsa gangster, disaster movie in formato seriale, drammoni dal cast hollywoodiano: ecco le uscite di dicembre di Netflix che non sapevi di voler vedere.

Su Netflix a dicembre: Man in Love

Remake taiwanese dell’omonimo melodramma del 2014 con un Hwang Jung-min che spezza il cuore. Man in Love è la storia di un gangster addetto alla riscossione dei debiti per una melliflua strozzina. Ah Cheng è un criminale un po’ strano. Picchia se stesso per non pestare i malcapitati proprietari dei locali che non sono riusciti a pagare il pizzo. Non ha grandi aspettative nella vita finché non si imbatte in Hao Ting, ed è amore a prima vista. 

Man in Love è una buffa rom-com

Incentrata su un goffo e manesco mafioso dal cuore d’oro e una fanciulla pura e intransigente. Ambientato tra localacci notturni ed equivoci e screziato di irresistibile comicità fino a quando, almeno, non si abbatte un’imprevedibile tragedia. Opera prima presentata al recente Far East Film Festival.  È firmata da Yin Chen-hao, regista di videoclip musicale sul cui esordio cinematografico risiedevano grandi aspettative. Yin ha scelto per la parte originalmente affidata a Hwang il più giovane e affascinante Roy Chiu, trasformando la struggente love story coreana in una sua versione personalissima del romance giovanile.

J-Drama di Netflix a dicembre: Japan Sinks: People of Hope

Che cosa succederebbe se all’improvviso un’intera nazione finisse risucchiata negli abissi? È quanto succede in questo film co-realizzata con Tbs secondo un nuovo solido accordo per la distribuzione di serie giapponesi. Quarta produzione ispirata al romanzo catastrofico degli anni ’70 Nihon Chinbotsu di Sakyo Komatsu. Disaster movie in formato seriale, mette in scena gli sforzi di un geologo pazzo di dubbia fama e di un tecnico del ministero dell’Ambiente per persuadere il governo dell’imminente disastro.

A metà tra dramma politico e fantascienza catastrofica

Japan Sinks indugia un po’ troppo nella demagogia e nello spirito di sacrificio del grande popolo nipponico, è piagato da una colonna sonora strappalacrime. Ma per il resto offre un’acuta e attualissima indagine dei meccanismi politici in tempo di disastri-pandemie-catastrofi assortite e vanta un cast eccezionale tra cui: Shun Oguri (Crows Zero), Kenichi Matsuyama (Death Note), Toru Nakamura (Blue Tiger) e Anne Watanabe (figlia di Ken di L’ultimo Samurai).

Netflix a dicembre: Dos (Due)

Quante soddisfazioni ci hanno regalato negli anni gli horror spagnoli? Basti pensar ad autori disturbati come Jaume Balaguerò di Rec o dissacranti come Álex de la Iglesia di Il giorno della Bestia, oppure al Juan Antonio Bayona di The Orphanage. Mar Targarona, che è stata di quest’ultimo produttrice, si cimenta alla regia di questo mediometraggio girato in economia e dalle premesse disturbanti: un uomo e una donna giacciono nudi a letto, in una stanza avvolta nella penombra.

Le apparenze ingannano

David (Pablo Derqui) e Sara (Marina Gatell) non sono due amanti in intimità bensì due sconosciuti cuciti insieme all’addome come gemelli siamesi, rinchiusi in un luogo indefinibile e con nessun indizio circa il loro destino. La storia dell’orrore claustrofobica e cervellotica di Dos si dipana in settanta minuti che sfruttano il talento attoriale dei protagonisti e le vibe à “L’enigmista”, con esiti non memorabili. Tuttavia, sotto Natale un po’ di horror ci sta sempre.

Netflix: la serie di Squid Game

The Fable: The Killer That Doesn’t Kill

The Fable: The Killer Who Doesn’t Kill, assieme al primo capitolo The Fable costituisce un’incursione bizzarra nel mondo dei sicari della mala. Ispirato a uno shonen manga, è la storia di un bimbo cresciuto nella foresta e adottato da un amorevole yakuza che ne fa un infallibile assassino – misterioso quanto il suo volto e la sua identità.

Soprannominato “la Favola”

Interpretato dall’idol del Jpop Junichi Okada (The Eternal Zero) Fable è un tipo curioso – ingenuo, appassionato di comicità demenziale, che ama stare completamente nudo in casa con un parrocchetto che gli mangia in testa. Quando il suo boss gli ordina di non ammazzare nessuno per un anno, Fable e la sua partner (Yoko, fumatrice e bevitrice incallita, pessima cuoca, esperta di arti marziali) cominciano ad aiutare in segreto i deboli, massacrando gli altri yakuza e dando vita a un action esilarante. Nel cast anche Masanobu Ando (Kids Return) e Sota Fukushi (Blade of the Immortal).

The Unforgivable  è su Netflix a dicembre

Un cast di volti hollywoodiani conosciuti – la Sandra Bullock di Speed, Viola Davis di Le regole del delitto perfetto, Vincent d’Onofrio e Jon Bernthal di The Punisher – per questa parabola di redenzione con una cupa Bullock nei panni di una galeotta che ha trascorso due decenni dietro le sbarre per omicidio, perdendo così la custodia dell’amata sorella. Katie è stata adottata da una famiglia protettiva che non può che inorridire all’idea che la figlia, nel frattempo diventata pianista, entri in contatto con l’imperdonabile e auspicabilmente irredimibile parente. Ruth Slater, reduce da drammi familiari indicibili e una sentenza per omicidio ingiusta, è la figura sacrificale di una storia soffertissima che esige un finale mitigatore – e con qualche sorpresa. Da vedere per la prova attoriale della versatile Bullock.

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