Nasceva oggi Moana Pozzi, la donna che sdoganò il porno

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Moana

Anna Moana Rosa Pozzi, Conosciuta semplicemente come Moana, Ogi, 27 aprile 2020 avrebbe compiuto 59 anni.
Il nome Moana le venne dato dai genitori cercando sull’atlante geografico. Lì, il dito scorse le bellezze della Polinesia e scelsero il nome Moana per il suo significato romantico: “il posto dove il mare è più profondo” qualcosa di profetico per qualcuno che vive a Genova.

La vita della piccola Moana è piena di impegni: i genitori decidono infatti di farla studiare in un istituto gestito da suore, frequenterà poi il liceo scientifico e nel tempo libero sarà una virtuosa chitarrista classica al Conservatorio.

Ben presto Moana si renderà conto che la realtà genovese le è molto stretta, i suoi sogni sono molto più ampi di quella piccola cittadina e perciò decide di trasferirsi a Roma. E’ una giovane donna molto bella, alta, formosa, bionda e con un sorriso seducente.
Parteciperà a concorsi di bellezza, sarà la musa di pittori e fotografi per cui si toglierà senza problemi i vestiti e, infine, entrerà nell’ambiente del cinema romano.

Moana Pozzi e la nascita della pornostar

La sua carriera televisiva iniziò nel 1981 nel programma “Tip Tap2”, partecipò anche ad un film Di Verdone e del grande Fellini, ma soltanto nel 1986 approda nel cinema hard. l’86 era l’anno degli home video, gli italiani acquistavano le VHS, magari anche di nascosto, per vedere quei corpi così perfetti e sinuosi muoversi, e Moana fu una delle prime ad entrare in molte case italiane, facendo capitolare l’uomo italico.

Ma nonostante ciò, la bella attrice, continuò a lavorare in tv, con non poche polemiche. partecipò ad un programma con Fabio Fazio “Jeans 2” e “Matrioska” di Antonio Ricci (divenuto poi “Araba Fenice”).

In “Matrioska”, Moana, avrà il ruolo di valletta conturbante, nuda e intelligente. Ciò susciterà il livore delle donne casalinghe che la costringeranno a censurare la trasmissione e, a volte, ritirarsi.

Nel 1989 un’immagine di Moana seduta nella Mercedes indossando intimo, calze e scarpe nere, comparirà sul suo unico disco Supermacho. Moana legherà la sua immagine a questa auto al punto di guidarla in alcune sequenze dei suoi due film più autobiografici: Ecstasy (1989, regia Luca Ronchi) e Amami (1993, regia Bruno Colella).

Nel 1991 ci sarà poi uno scandalo mediatico con il libro “Filosofia di Moana”, un libro che raccoglie tutte le esperienze sessuali della Diva con personaggi conosciuti nel mondo della politica e dello spettacolo con relative pagelle.
In politica ci finirà veramente grazie al Partito dell’Amore ideato da Riccardo Schicchi, un vero e proprio flop. Questo evento le permetterà di raggiungere un tasso di celebrità enorme e uno stile di vita agiato e lussuoso.

E’ il 1991, un anno molto importante per moana, diverse fortunate situazioni, la vedranno protagonista. Il primo evento riguarda la realizzazione, insieme a Mario Verger, di un film d’animazione intitolato “Moanaland“, che insieme a “I Remember Moana“, dopo esser stato presentato al Palazzo delle Esposizioni e raccogliendo l’attenzione di Enrico Ghezzi per “Blob” e “Fuori Orario”, fu l’unico cartoon premiato con la Menzione speciale all’International Erotic Film di New York.

Attualmente le due pellicole, conservate in Rai, sono un vero piccolo cult per gli ammiratori di Moana.

Nello stesso anno sposa a Las Vegas una sua ex guardia del corpo Antonio Di Ciesco, Il quale le resterà affianco fino al suo ultimo respiro.

Tre anni più tardi (1994), Moana Pozzi, scoprirà di avere un tumore al fegato durante un viaggio in india, è da li che poi inizierà il calvario della bella e giovane attrice.
Aveva 33 anni, quando scoprì la malattia e morì. La sua morte è un vero e proprio mistero dato che i funerali vennero celebrati in maniera privata con pochissime persone e non si hanno foto del feretro.

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