I “Musicians for Palestine” chiedono agli artisti di boicottare i concerti in Israele.
“Musicians for Palestine”: chi sono?
I “Musicians for Palestine” sono un gruppo di 600 musicisti, tra cui Roger Waters, Patti Smith, Cypress Hill ed altri. La protesta nasce per i recenti fatti di cronaca che vedono coinvolti Israele e Palestina. Con una lettera aperta e firmata, 600 musicisti chiedono agli artisti di boicottare i concerti in Israele finché non ci sarà una “Palestina libera”. Si può leggere nella lettera: “In quanto musicisti non possiamo restare in silenzio. Oggi è essenziale schierarsi con la Palestina. Chiediamo ai nostri colleghi di esprimere pubblicamente la loro solidarietà verso il popolo palestinese”. I musicisti chiedono ai colleghi di non suonare per le “istituzioni culturali israeliane e di sostenere il popolo palestinese e il loro diritto alla sovranità e alla libertà”.
“Musicians for Palestine”: la protesta
“La complicità con i crimini di guerra di Israele si trova nel silenzio”, dice la lettera firmata da 600 musicisti. “Oggi il silenzio non è un’opzione. Oggi parliamo insieme e chiediamo giustizia, dignità e il rispetto del diritto all’autodeterminazione per il popolo palestinese e per tutti quelli che combattono l’esproprio coloniale e la violenza in tutto il pianeta”. Tra i “Musicians for Palestine” ci sono anche i Rage Against the Machine, che commentano le notizie di cronaca con un post su Instagram. “La violenza e le atrocità di cui siamo testimoni a Sheikh Jarrah e Gaza sono il proseguimento di decenni di apartheid brutale e dell’occupazione violenta della Palestina da parte di Israele”, si legge sul profilo della band. “Siamo schierati con il popolo palestinese mentre resiste al terrore coloniale in tutte le sue forme”.
Un futuro senza segregazione
Il documento firmato dai “Musicians for Palestine” si conclude con una nota di comunità globale. I musicisti firmatari chiedono un futuro “senza segregazione e apartheid”. Il collettivo pubblica anche canzoni che riguardano la causa palestinese. “Sheikh Jarrah”, una canzone dell’artista palestinese Daboor, descrive lo stato di guerra del quartiere bombardato e ad oggi conta oltre 600.000 visualizzazioni.