Frank Sinatra aveva 82 quando è morto a causa di un attacco cardiaco nella sua residenza di Los Angeles. A dare l’annuncio è stato lo staff medico dell’ospedale Cedars Sinai. Accanto a lui, al momento del decesso, la quarta moglieBarbara
Frank Sinatra aveva 82 quando è morto a causa di un attacco cardiaco nella sua residenza di Los Angeles. A dare l’annuncio è stato lo staff medico dell’ospedale Cedars Sinai. Accanto a lui, al momento del decesso, la quarta moglieBarbara Blakely, sposata nel 1976. La morte Frank Sinatra, leggenda dello spettacolo, che ha tenuto la ribalta per sessant’anni, ha commosso le tante generazioni che l’hanno seguito sulle note di “My Way” o “Strangers in the night”.
Considerato il più grande interprete di sempre, carriera durata dagli anni ’30 al 1995, era noto come personaggio carismatico dell’intrattenimento americano e mondiale, tanto nel 2005, in una classifica speciale, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo del XX secolo. È divenuto leggenda grazie alla giovinezza delle sue canzoni, che gli hanno permesso di imporsi nella musica mondiale dal primo dopoguerra ai giorni nostri, resistendo all’avanzata della musica commerciale.
La decisione di diventare un cantante l’ha presa dopo essere diventato ammiratore di Bing Crosby, ascoltato alla radio. Nel 1932 ha iniziato a cantare nei locali del New Jersey, dove si è fatto notare da Harry James, noto trombettista. Nel 1935 ha fondato il gruppo “Hoboken Four”, con cui ha vinto un concorso per giovani talenti emergenti. Nel 1938 viene arrestato con l’accusa di molestie sessuali nei confronti di una ragazza, Nancy Barbato, che poi sarebbe divenuta sua moglie.
Per un breve periodo ha collaborato con l’orchestra di Harry James, con la quale ha registrato la sua prima canzone, All Or Nothing At All, nel 1939; nel ’40 si è unito all’orchestra dei Tommy Dorsey, diventando un cantante famoso, apprezzato dai giovani. Nel ’42, dopo la fine della collaborazione con Tommy Dorsey, ha firmato un contratto con la Columbia Records, conoscendo un successo notevole. Sempre in questo periodo si è affermato come “The Voice”, soprannome che gli è stato riconosciuto in tutto il mondo.
Agli inizi degli anni ’50 la sua carriera ha subito una battuta d’arresto a causa di un’emorragia alle corde vocali, che ha rischiato di compromettere le sue doti canore. Licenziato dalla sua agenzia, ha trovato maggiore fortuna nel cinema e con il film Da qui all’eternità, del 1953, ha ottenuto il Premio Oscar come miglior attore non protagonista. Proprio questo successo ha rilanciato la carriera di cantante. Negli anni ’60, divenuto ormai una star, ha avuto l’opportunità di fondare la sua etichetta, ovvero la Reprise Records.
Da sempre vicino alle cause per i diritti umani, già nei primi anni ’50 si schiera a favore dei neri, vicino al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr. e fino all’ultimo non si sottrae dal compiere nobili gesti di beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate.
Tra le tante accuse mosse all’interprete più famoso del secolo, come da molti viene considerato, quella di legami con la mafia. Soprattutto con il gangster Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas. J. Edgar Hoover ha sospettato Sinatra per anni, al punto che il fascicolo dell’FBI su di lui è arrivato a 2403 pagine. Sinatra ha sempre negato pubblicamente le accuse, e non è mai incriminato per reati di tipo mafioso. Si dice che il personaggio di Johnny Fontane in Il padrino sia ispirato proprio a Frank Sinatra e ai suoi presunti contatti con la mafia.
Frank Sinatra ha continuato a cantare anche negli anni Novanta, incidendo due album di duetti con altre star internazionali come Barbra Streisand, Aretha Franklin, Bono degli U2, Neil Diamond. Le sue esibizioni da vivo sono durate fino al 1995. Frank Sinatra è sepolto a fianco dei suoi genitori in un piccolo cimitero nella zona di Palm Springs. L’epitaffio sulla sua tomba è “The best is yet to come” – “il meglio deve ancora venire” che è anche il titolo di uno dei suoi maggiori successi.
Blakely, sposata nel 1976. La morte Frank Sinatra, leggenda dello spettacolo, che ha tenuto la ribalta per sessant’anni, ha commosso le tante generazioni che l’hanno seguito sulle note di “My Way” o “Strangers in the night”.
Considerato il più grande interprete di sempre, carriera durata dagli anni ’30 al 1995, era noto come personaggio carismatico dell’intrattenimento americano e mondiale, tanto nel 2005, in una classifica speciale, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo del XX secolo. È divenuto leggenda grazie alla giovinezza delle sue canzoni, che gli hanno permesso di imporsi nella musica mondiale dal primo dopoguerra ai giorni nostri, resistendo all’avanzata della musica commerciale.
La decisione di diventare un cantante l’ha presa dopo essere diventato ammiratore di Bing Crosby, ascoltato alla radio. Nel 1932 ha iniziato a cantare nei locali del New Jersey, dove si è fatto notare da Harry James, noto trombettista. Nel 1935 ha fondato il gruppo “Hoboken Four”, con cui ha vinto un concorso per giovani talenti emergenti. Nel 1938 viene arrestato con l’accusa di molestie sessuali nei confronti di una ragazza, Nancy Barbato, che poi sarebbe divenuta sua moglie.
Per un breve periodo ha collaborato con l’orchestra di Harry James, con la quale ha registrato la sua prima canzone, All Or Nothing At All, nel 1939; nel ’40 si è unito all’orchestra dei Tommy Dorsey, diventando un cantante famoso, apprezzato dai giovani. Nel ’42, dopo la fine della collaborazione con Tommy Dorsey, ha firmato un contratto con la Columbia Records, conoscendo un successo notevole. Sempre in questo periodo si è affermato come “The Voice”, soprannome che gli è stato riconosciuto in tutto il mondo.
Agli inizi degli anni ’50 la sua carriera ha subito una battuta d’arresto a causa di un’emorragia alle corde vocali, che ha rischiato di compromettere le sue doti canore. Licenziato dalla sua agenzia, ha trovato maggiore fortuna nel cinema e con il film Da qui all’eternità, del 1953, ha ottenuto il Premio Oscar come miglior attore non protagonista. Proprio questo successo ha rilanciato la carriera di cantante. Negli anni ’60, divenuto ormai una star, ha avuto l’opportunità di fondare la sua etichetta, ovvero la Reprise Records.
Da sempre vicino alle cause per i diritti umani, già nei primi anni ’50 si schiera a favore dei neri, vicino al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr. e fino all’ultimo non si sottrae dal compiere nobili gesti di beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate.
Tra le tante accuse mosse all’interprete più famoso del secolo, come da molti viene considerato, quella di legami con la mafia. Soprattutto con il gangster Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas. J. Edgar Hoover ha sospettato Sinatra per anni, al punto che il fascicolo dell’FBI su di lui è arrivato a 2403 pagine. Sinatra ha sempre negato pubblicamente le accuse, e non è mai incriminato per reati di tipo mafioso. Si dice che il personaggio di Johnny Fontane in Il padrino sia ispirato proprio a Frank Sinatra e ai suoi presunti contatti con la mafia.
Frank Sinatra ha continuato a cantare anche negli anni Novanta, incidendo due album di duetti con altre star internazionali come Barbra Streisand, Aretha Franklin, Bono degli U2, Neil Diamond. Le sue esibizioni da vivo sono durate fino al 1995. Frank Sinatra è sepolto a fianco dei suoi genitori in un piccolo cimitero nella zona di Palm Springs. L’epitaffio sulla sua tomba è “The best is yet to come” – “il meglio deve ancora venire” che è anche il titolo di uno dei suoi maggiori successi.