Mercoledì 6 gennaio Rai Uno trasmetterà in seconda serata il film “Mother Cabrini”. Abbiamo intervistato Daniela Gurrieri, regista e autrice della pellicola. Il film costituisce un documento inedito di Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona universale dei migranti. La pellicola rappresenta fedelmente la vita e le importanti opere della Santa.
Di cosa parla il film Mother Cabrini?
“Mother Cabrini” è un film prodotto da Cristiana Video nel 2018. La pellicola ripercorre fedelmente la vita di Santa Francesca Cabrini, patrona universale dei migranti. Oltre a raccontare le grandi opere compiute dalla santa, il film costituisce un importante documento della storia del 19° secolo. Daniela Gurrieri, infatti, oltre a narrare la vita della Cabrini, mette in risalto le importanti vicende socio economiche del periodo. La regista ha accettato di rispondere alle nostre domande sul film che andrà in onda il 6 gennaio.
Perchè ha deciso di girare un film su Madre Cabrini?
“Con mio marito Fabio Carini abbiamo fondato tempo fa CRISTIANA Video, con il desiderio di utilizzare il mezzo audiovisivo per raccontare la Storia della Chiesa e dei suoi Santi. Provenivamo da un’esperienza spirituale e missionaria molto forte, con Padre Angelo Benolli e l’associazione Italia Solidale, con cui per anni siamo stati impegnati nelle missioni di Uganda e Sudan. Avevamo realizzato anche vari reportage. Prima di “Mother Cabrini” avevamo prodotto soprattutto documentari e docufiction, poi quando ci siamo imbattuti nella sua storia siamo rimasti talmente affascinati dalla complessità e ricchezza della sua esperienza missionaria che l’unico modo era raccontarla in un film”.
Come e quando ha avuto modo di conoscere la vita, le opere e il pensiero di Madre Cabrini?
“In realtà è stato “per caso” navigando su Internet. Mi sono imbattuta nella sua foto quando era una giovane suora, non la conoscevo ma mi è piaciuto moltissimo il suo sguardo diretto nell’obiettivo, pieno di dignità e forza nonostante fosse minuta. Così ho cominciato ad approfondire la sua vita. Dopo aver scoperto che a fine ‘800 viaggiò tra Europa e America per 28 volte sul piroscafo e che attraversò le Ande innevate a dorso di un mulo per andare a fondare una missione a Buenos Aires… beh da quel momento non l’ho più mollata! Ho approfondito la sua storia attraverso varie biografie e le sue lettere, ma soprattutto attraverso le memorie inedite delle case da lei fondate, che mi hanno fatta entrare nel vivo della vita di santa Francesca e delle suore, comprese tutte le difficoltà e gli ostacoli che dovettero superare e che in parte abbiamo inserito nel film”.
Come Madre Cabrini ha influenzato e sta influenzando la sua vita?
“Ogni volta che ci occupiamo di raccontare la vita di un Santo riceviamo qualcosa di così profondo e unico che poi quel qualcosa rimane per sempre dentro di noi, in qualche modo ci forgia. La Cabrini mi ha lasciato un profondo naturale senso di fede, con la quale senti che puoi fare tutto… affrontare tutto. Il motto che lei si era scelto era “Tutto posso in Colui che mi da forza”, e quel Colui era il Sacro Cuore di Gesù, un cuore da cui si sentiva immensamente amata e sostenuta e a cui ricorreva sempre. La sua missione non è spiegabile solo con il pur spiccato senso imprenditoriale e pratico di cui era molto dotata. In questo soprattutto sento che mi ha dato molto”.
Come il messaggio della Cabrini ha influenzato i lavori di registrazione del film?
“Santa Francesca Cabrini non lascia indifferente nessuno. Tutti, a cominciare ovviamente da Cristina Odasso, l’attrice che l’ha interpretata, ne sono rimasti colpiti in un modo o nell’altro. Un fatto un po’ particolare in effetti è successo. Il nostro è stato il set dei bambini in arrivo, ben quattro! Tutti nati subito dopo le riprese: Maria, Leonardo, Dario e Anastasia… lo abbiamo colto come un segno di benedizione!”.
IL film “Mother Cabrini “andrà in onda il 6 gennaio alle 23:50 su Rai Uno.
Madre Cabrini: il 15 luglio 1850 nacque la santa patrona universale dei migranti