Brutta notizia per gli appassionati di musica. È morto a 80 anni uno dei batteristi più completi e ammirati della storia del rock, Ginger Baker. Il musicista era ricoverato in ospedale dallo scorso 25 Settembre.
La famiglia, poche ore fa, ha dato l’annuncio della scomparsa di Ginger Baker attraverso il profilo Twitter del musicista: «Siamo molto tristi nell’annunciare che Ginger è venuto a mancare in pace in ospedale questa mattina. Grazie a tutti per le vostre gentili parole delle ultime settimane».
Ricoverato dallo scorso 25 Settembre, il batterista, storico membro dei Cream, ha subito gravi peggioramenti in queste ultime settimane. Si parla di osteoartrite a cui si erano anche aggiunti problemi cronici di ostruzione polmonare.
Ginger Baker, un pilastro della batteria
Nato a Londra il 19 agosto del 1939, il musicista ha raggiunto la popolarità dopo la fondazione dei Cream, assieme al chitarrista Eric Clapton, precedentemente negli Yardbirds. Con il supergruppo Baker ha venduto oltre 35 milioni di dischi, diventando un punto fermo per migliaia di batteristi, al pari di John Bonham e Keith Moon. Il batterismo di Baker è stato una inesuaribile fonte di ispirazione per tantissimi generi: dal jazz fino all’heavy metal, passando per il rock.
Negli anni 60 Ginger Baker ha rinnovato la batteria portandola su livelli mai visti prima. Una delle novità introdotte da Baker è stato l’utilizzo del doppio pedale.
Dopo i Cream, la cui reunion è avvenuta con uno storico concerto tenuto alla Royal Albert Hall di Londra nel 2005, il musicista ha proseguito prendendo parte ad altre importanti formazioni rock come i Blind Faith (formati dall’amico Eric Clapton, Steve Winwood, e Ric Grech); mentre nel 1970 ha dato vita alla sua personalissima band, i Ginger Baker’s Air Force, con cui ha pubblicato due album di purissimo jazz-rock. Il batterista ha anche collaborato con gli Hawkwind e Fela Kuti.