“More Heroes” – Riflettori sul Punk: The Adverts

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“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sui The Adverts.

The Adverts

Tre soli anni di attività e due LP sono riusciti a rendere i The Adverts uno dei più importanti gruppi del primo punk inglese. La band nacque a Londra nel 1976 per volontà della coppia, anche nella vita privata, Tim “T.V.” Smith (voce) e Gaye “Advert” Black (basso). Quest’ultima è considerata una delle icone punk più celebri di tutti i tempi. Completavano la formazione il chitarrista Howard “Pickup” Boak e il batterista Laurie “Driver” Muscat.

La bassista Gaye Advert. Secondo il critico Dave Thompson il suo look ha “definito l’aspetto del punk femminile fino al decennio successivo”.

Esordio

Dopo l’esordio al club Roxy come gruppo spalla dei Generation X, furono inseriti nella compilation live “The Roxy London WC2” del 1977 con il brano “Bored Teenagers”. In seguito vennero notati da Brian James dei The Damned che fece ottenere loro un contratto con la Stiff Records con la quale pubblicarono il primo singolo “One Chord Wonders”. Il successo del brano permise loro di firmare con la major Anchor Records e d’intraprendere il primo tour nazionale assieme ai The Damned. Celebre è lo slogan riportato sul poster promozionale del tour che recitava: “I Damned sanno suonare tre accordi, gli Adverts soltanto uno. Venite ad ascoltarli tutti e quattro”.

Il successo

Nel mese di agosto pubblicarono il loro brano più famoso, “Gary Gilmore’s Eyes”, ispirato alla storia vera di un assassino statunitense che, prima dell’esecuzione, chiese la donazione dei suoi occhi per il trapianto. La canzone riuscì ad entrare nella UK Top 40 Hit Singles, unico caso nella storia dei The Adverts. Dopo due tour di cui uno a livello europeo e la pubblicazione di altri due singoli, nel marzo del 1978 venne rilasciato l’LP “Crossing The Red Sea With The Adverts” che riuscì a posizionarsi al 38° posto della classifica inglese. Per la critica si tratta di uno dei più importanti dischi punk di tutti i tempi, paragonato agli esordi di band quali Sex Pistols e The Clash. Il giornalista Federico Guglielmi ha descritto l’album come “il massimo capolavoro-almeno sotto il punto di vista musicale- del ’77 inglese”.

La copertina dell’album

Secondo album e scioglimento

La band passò il resto dell’anno in tour. Nello stesso periodo Driver si ammalò di epatite e dovette lasciare il posto di batterista a Rod Latter. Dopo aver firmato per la RCA Records i The Adverts iniziarono a lavorare al secondo disco. Assunsero come produttore Tom Newman, già collaboratore di Mike Oldfield, e introdussero in organico il tastierista Tim Cross. Di fatto ci fu un passaggio verso sonorità new wave. Pubblicato agli inizi del 1979, “Cast Of Thousands” si rivelò un’insuccesso di critica e di pubblico. Poco tempo dopo anche Pickup decide di abbandonare il gruppo, venendo sostituito da Paul Martinez.

Lacerati da tensioni interne e dall’avvento di una nuova ondata di punk “vuoto, suonato a velocità assurda da gente che si riempiva la bocca di slogan perché non aveva più nulla da dire” (secondo le parole di Smith), la band si scioglie definitivamente sul finire del 1979. Il cantante fonderà i Tv Smith’s Explorers, a cui prenderà parte anche Cross, per poi intraprendere una carriera solista a partire dagli anni ’90. Nell’estate del 1997 scompare Pickup a seguito di un tumore al cervello. Nel luglio del 2012 è la volta di Cross dopo una lunga lotta contro il cancro.

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