MigrArti: la Cultura che unisce

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Sabato 10 agosto il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, arriverà ad Amantea, un comune calabrese in provincia di Cosenza. Una città che si estende parallelamente al Mar Tirreno e che venne conquistata dagli Arabi nel IX secolo.

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Proprio su queste spiagge, dove negli anni diverse culture e civiltà si sono incontrate, Matteo Salvini porterà avanti la sua “politica dell’odio”, della “non accoglienza”: <<Ci sembra una vergona che venga a cercare proprio qui i voti>>. In risposta, una squadra di giovani e rifugiati, darà vita a MigrArti, una manifestazione culturale che promuove l’integrazione. MigrArti è un progetto che nasce nel 2016, da un’idea di Paolo Masini. L’obiettivo è quello di coinvolgere le comunità di immigrati residenti in Italia, dando particolare attenzione ai giovani di seconda generazione che fanno ormai parte del tessuto sociale del Paese. Teatro, danza, musica, cinema, rassegne, cortometraggi e documentari: tutti con l’unico obiettivo di rafforzare il legame con i “nuovi italiani”, valorizzando anche le loro culture.

Grazie alla collaborazione con la RAI, nasce il Premio “MigrArti Cartoon”, che consente il finanziamento di corti di animazione. I corti finanziati sono ospitati alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel 2018 il Progetto MigrArti ha vinto il Premio Rete Critica come miglior progetto teatrale: è un premio che viene assegnato ogni anno dai siti e dai blog di informazione e critica teatrale.

Dunque, lo stesso giorno in cui Matteo Salvini arriverà sulle spiagge di Amantea, si darà il via al festival cinematografico, attraverso cortometraggi che raccontano gli incontri di calcio tra abitanti locali e nuovi italiani. Storie di integrazione, per valorizzare e diffondere le culture dei migranti in Italia: <<Sappiamo che esiste un’Italia diversa, aperta e possibile>>.

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“Guarimba, CinemAmbulante”

Anche il calabro-venezuelano Giulio Vita, classe ’88, è tornato qui, nel paese dei suoi nonni, per creare un progetto insieme all’illustratrice e muralista venezuelana Sara Fratini, classe ’85. Giulio Vita è nato in Italia, ma è cresciuto in Venezuela dove ha studiato Giornalismo. Dopo essere stato arrestato dalla polizia, per aver protestato contro il governo, decide di tornare in Italia. L’incontro con Sara avviene a Madrid, dove Giulio ha studiato cinema.

Proprio grazie a quest’incontro nasce l’idea di creare la “Guarimba, CinemAmbulante” – tre volte vincitore del Bando MigrArti – un progetto di innovazione sociale in Calabria – “la terra dove tutto è possibile” – che utilizza la cultura come veicolo per promuovere l’integrazione, con l’obiettivo di riportare il cinema alla gente e la gente al cinema, in forma gratuita: <<Quando sono arrivato ho aiutato subito i rifugiati perché nelle loro vite ho trovato quella di mio nonno che ha preso una barca per il Venezuela senza conoscere né la lingua, né le tradizioni, né la cultura del Paese che lo avrebbe ospitato>>. “Guarimba” in venezuelano significa “posto sicuro”, un termine perfetto in un periodo in cui invece vengono innalzati muri e confini.

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Ecco perché il 10 agosto, invece della “politica dell’odio”, Amantea sceglierà di promuovere ancora una volta l’integrazione. Perché Amantea è un posto fatto di giovani che resistono, anche quando i fondi pubblici non ci sono più. Infatti dal 2018, il progetto MigrArt è stato cancellato, senza spiegazioni: <<Siamo vittime della narrazione della paura, la paura della diversità che ci chiude alla vita>>. L’ultima edizione ha coinvolto quattro province calabresi, facendo prevalere una Calabria che non sempre viene raccontata. Quel sud onesto, anti-mafia e accogliente; il sud rappresentato anche dall’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.

Una dimostrazione concreta di quanto la “cultura” – in ogni forma e da ogni provenienza – possa arricchire un popolo e non impoverirlo.

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