Michele Bravi presenta il suo nuovo innovativo Album

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Immagine a uso stampa


Michele Bravi torna a cantare dopo un lungo periodo di assenza e si presenta al suo pubblico con il nuovo concept album ”La Geografia del Buio”. Anticipato dall’uscita dei singoli ”La vita breve dei coriandoli” e ”Mantieni il bacio”. Il progetto discografico è composto da 10 canzoni ed è uscito ufficialmente venerdì 29 gennaio, oggi è disponibile su tutte le piattaforme musicali e su CD. L’intero progetto è stato prodotto da Francesco ”Katoo” Catitti. Il pianoforte, che accompagna la voce del cantante, è suonato da Andrea Manzoni. Scopriamo allora insieme di cosa parla il nuovo album.

Di cosa parla in nuovo album di Michele Bravi?

Dopo quattro anni da ”Anime di carta”, l’album certificato disco d’oro, Bravi torna con un nuovo stravagante progetto musicale profondamente diverso dalla sua precedente produzione. ”La Geografia del Buio è un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male ma che aiuta a disegnarne la geografia”. Data questa premessa non sorprende che il disco sia sviluppato secondo una sequenza di immagini che potremmo definire oniriche e che rimandano a un presente stravolto da una coltre nebbia che non permette mai di vedere con chiarezza ciò che si ha davanti. Il concept di La Geografia del Buio è infatti carico di grande drammaticità. In generale l’intero disco potrebbe essere inserito nel genere ”canzoni tristi” di Spotify. I brani del disco sono infatti cupi e introspettivi sia nei testi che nei video, dopotutto però questo è l’album della rinascita di Bravi e forse il suo modo di uscire dal buio è quello di portarci dentro al suo buio per mostrare al mondo come sarà la sua risalita.

Alcuni brani dal nuovo album ”La Geografia del buio”

La vita breve dei coriandoli

L’inizio della canzone potrebbe essere definito come ”dark”. Con Michele Bravi che canta a cappella toccando note sempre più basse e il video del brano che riprende solo un occhio di un viso con diverse inquadrature. La canzone poi prosegue con l’entrata di pianoforte e archi. Per quanto sia originale l’inquadratura dell’occhietto di Bravi come frame iniziale del video, alla fine però risulta noiosa dal momento che rimane la stessa per tutto il brano. Il pezzo è poi troppo ripetitivo. Per questo si fa difficoltà a capire quale sia la ”storia” che l’artista vuole raccontare. Rimane impressa solo una frase ripetuta spesso nel brano che è “di cosa sono fatti gli angeli”.


La vita breve dei coriandoli di Michele Bravi


La Geografia del buio

Più interessante “La Geografia del buio” per quanto anche questo video non sia entusiasmante anzi risulta quasi ipnotico, nel senso negativo del termine, perché riprende un cielo o forse un mare, a libera interpretazione, che scorre sempre uguale. Ciò che invece risulta bello è il testo della canzone più ricercato del precedente e significativo.

Tutte le poesie sono d’amore

Con “tutte le poesie sono d’amore” Bravi torna a un testo e a un video (la ripresa è sempre e solo su una lampada da tavolo con la telecamera che la riprende sfocata) poco incisivi. La canzone è infatti ripetitiva e rimane poco in mente se non per la frase del ritornello che viene ripetuto un pò troppo spesso.

Mantieni il bacio

Mantieni il bacio è uno dei due singoli usciti prima dell’album. Bello il video con Bravi che racconta una storia d’amore con un ragazzo, finalmente la libertà di mostrare sullo schermo quello che si vuole senza paura dei giudizi altrui, il testo della canzone è carino ma non spicca particolarmente.


Mantieni il bacio di Michele Bravi


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